FERMO - Nei giorni scorsi sono stati intensificati i controlli nel settore edile e dei calzaturifici - condotti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno con la collaborazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Gli accessi ispettivi hanno consentito di individuare a Torre San Patrizio un’azienda attiva nella fabbricazione di tomaie, il cui legale rappresentante, un 26enne cinese, è stato deferito alla locale Procura della Repubblica.
Nella circostanza è stato accertato il grave pericolo di elettrocuzione per i lavoratori con impianti non a norma, l’omissione della nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, la mancata formazione dei lavoratori e del personale preposto all’attività di prevenzione incendi e gestione delle emergenze, nonché è risultata omessa la nomina del medico competente e altrettanto è risultato omesso l’invio dei lavoratori alla prevista visita medica. Tali condotte sono state sanzionate con un’ammenda di 28.200,00 euro ed è stata imposta la sospensione dell’attività per violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Inoltre, sono state contestate ulteriori sanzioni amministrative pari a € 3.000,00. In Rapagnano, a seguito di analogo controllo eseguito presso un calzaturificio avente sede operativa in quel Comune ma sede legale in Monte Urano, è stata accertata l’omessa redazione del documento di valutazione dei rischi con consequenziale denuncia del titolare, un 57enne italiano di Monte San Pietrangeli. L’imprenditore è stato inoltre sanzionato per aver occupato “in nero” un lavoratore di nazionalità albanese su tre impiegati, con conseguente adozione del provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale per violazione sulla sicurezza e per lavoro nero.
Nel settore dell’edilizia, è stato poi controllato un cantiere di Porto San Giorgio, circostanza in cui è stata verificata l’inidoneità del ponte su ruote utilizzato, violazione che ha comportato la denuncia alla Procura della Repubblica di Fermo nei confronti del titolare, un 43enne italiano. Ulteriore accesso ad un cantiere sito sempre a Porto Sant’Elpidio, ha permesso di accertare l’omessa redazione del piano operativo di sicurezza, la presenza di un pericolo di elettrocuzione per i lavoratori, l’omesso utilizzo dei c.d. DPI, con conseguente adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per violazione in materia di sicurezza. Il titolare della ditta edile avente sede legale in Grottazzolina è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo e a suo carico elevate ammende pari ad € 27.300,00 nonché sanzioni amministrative pari ad € 5.500,00.