FERMO – “Il Fermano è la prima provincia delle Marche nella classifica di criminalità e non può più permettersi di restare senza adeguata protezione”. Le parole non sono di un politico, ma di Alessandro Patacconi, segretario del sindacato autonomo di Polizia (Sap) di Fermo. “Servono più agenti di polizia stradale”.
Parole che seguono quelle di Fabrizio Cesetti, consigliere regionale del Pd, che ha rilanciato la questione: “La settimana scorsa - attacca Cesetti - il ministro dell’Interno Piantedosi ha fatto una visita nella nostra regione, soffermandosi ad Ancona. Possibile che non abbia sentito l’esigenza di fare un passaggio a Fermo per incontrare il prefetto e il questore, al fine di capire come intervenire per dare una risposta all’emergenza sicurezza nel nostro territorio, a partire dal potenziamento degli organici delle forze dell’ordine e l’istituzione di un presidio fisso di polizia a Lido Tre Archi come richiesto dal consiglio regionale? Viene da pensare che Piantedosi non sia a conoscenza neppure dei dati elaboratori dal suo Ministero”.
Questione calda per tutti. “Serve un commissariato sulla costa o una Questura di Fermo con classe superiore per poter finalmente disporre del personale necessario a garantire una tutela efficace e costante dei cittadini ribadisce Patacconi.
L'appello del segretario Sap di Fermo arriva in occasione della «Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada», prevista per domenica 17 novembre, e definisce «drammatica» la carenza di personale nel Fermano, «carenza che compromette gravemente la sicurezza stradale e urbana”.
La richiesta finale è che “il ministero dell'Interno prenda atto di questa situazione e intervenga tempestivamente. In particolare, nel prossimo piano di potenziamento, di imminente pubblicazione. È infatti imprescindibile assegnare - conclude Patacconi - un numero adeguato di agenti alla sezione polizia stradale di Fermo e al distaccamento di Amandola, i quali attualmente operano con meno della metà dell'organico previsto. La prevenzione degli incidenti stradali non si può ridurre all'installazione di autovelox, tutor o T-red; occorre la presenza costante di pattuglie su strada”.