FERMO - Tra le misure previste dalle norme vigenti che consentono di contrastare la tendenza criminale di soggetti che, come precisato dal cd. Codice Antimafia (Decreto Legislativo n.159/2011), “sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza o la tranquillità pubblica” vi sono le Misure di Prevenzione regolate da specifiche disposizioni di legge e finalizzate, appunto, a limitare la libertà di movimento e le azioni criminali di quei soggetti che hanno dimostrato di essere refrattari ai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria per prevenire che continuino a perpetrare ulteriori reati rispetto a quelli già accertati a loro carico.
L’istituzione della Questura di Fermo ha consentito di dare un concreto impulso all’adozione delle previste Misure di Prevenzione tra le quali, quelle più note e frequenti, come nell’ultimo caso di ieri, il Foglio di Via obbligatorio con Divieto di Ritorno nel Comune, adottato dal Questore di Fermo nei confronti delle tre ladre bloccate e denunciate dalla Volante della Polizia di Stato a Porto Sant’Elpidio.
La Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza rientra tra le Misure di Prevenzione personali ed è disposta dall’Autorità Giudiziaria su proposta del Questore della provincia nella quale il delinquente risiede o dimora stabilmente.
Nella giornata di ieri, la Questura ha raggiunto un ulteriore positivo risultato nel contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa che hanno portato la località di Lido Tre Archi ad essere individuata come luogo di degrado sociale per i numerosi reati commessi, ingenerando un collettivo senso di insicurezza reale e percepita.
Infatti, personale della Divisione Anticrimine della Questura di Fermo ha sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza speciale, richiesta dal Questore al Tribunale competente, un giovane ventenne cittadino tunisino noto alle Forze dell’ordine per essere uno dei principali autori di numerosi reati contro il patrimonio, la persona e lo spaccio di sostanze stupefacenti perpetrati nella località di Lido Tre Archi ma anche negli altri Comuni costieri.
Dopo i recenti arresti effettuati dall’Arma dei Carabinieri di alcuni dei suoi complici, nei confronti del giovane straniero violento, che per qualche tempo si era allontanato dalla nostra provincia, è stata applicata la misura di prevenzione della Sorveglianza speciale che limitando la libertà personale del soggetto dispone che lo stesso, per alcuni anni, non possa allontanarsi dalla propria abitazione in determinate fasce orarie, debba trovarsi un lavoro e che non commetta più reati.
La violazione delle prescrizioni comporta serie conseguenze penali che vanno dalla denuncia alla Autorità Giudiziaria fino all’arresto anche fuori dalla flagranza.
Le Forze di polizia procederanno, in sinergia, a controllare il rispetto degli obblighi imposti al Sorvegliato.