FERMO – Si è dimessa Luisanna ‘Susy’ Cola. La primaria di anestesia e rianimazione del Murri di Fermo, uno dei volti del sistema sanitario durante il difficile periodo del Covid, ha detto basta. Una Pec e il rapporto che, come conferma il direttore generale dell’Ast Fermo Roberto Grinta, “si chiuderà il 31 gennaio”.
“La voce girava da tempo” commenta il segretario della Cisl Fp, Giuseppe Donati. “Si crea ora un nuovo vuoto nel settore dell’Emergenza-Urgenza dell’ospedale di Fermo. Stiamo assistendo a una vera fuga di medici dal Pronto Soccorso e dall’Emergenza in generale, questo crea instabilità e disorientamento nella già labile organizzazione della sanità fermana, obbligata fare i conti con carenze di personale consistenti” prosegue.
In un colpo solo il Murri si ritrova senza primario del Pronto Soccorso, “ormai da anni e con il facente funzioni prossimo al pensionamento” sottolinea Donati, e ora anche di Rianimazione, un settore chiave che incrocia i suoi destini con quasi tutti i reparti. “Non ci sono stati contrasti con la direzione, è una scelta personale della dottoressa” ha aggiunto Grinta commentando la Pec ricevuta. Anche se, stando ai colleghi, di tensioni ce ne erano con i vertici dell’Ast.
“Sono ancora troppi, nell’unico ospedale provinciale del Fermano, i posti vacanti di Direttore di struttura complessa. Sembra quasi, che appena si riesce a coprire una casella ( ultimamente coperto il primariato di pediatria) si ne aprano altri vuoti. Mancano all’appello oltre a quelli già citati, i primari di Patologia Clinica, Medicina Trasfusionale, Medicina Amandola, il Direttore della Direzione Medica Ospedaliera” riprende il sindacalista.
Ma anche qui Grinta rassicura, “i concorsi sono in corso e altri ne usciranno”. Ma non sarà facile sostituirla, in questo momento il ruolo dell’anestesista non ha appeal, sconta ancora il durissimo periodo del Covid, quello vissuto proprio dalla Cola in prima linea insieme con il suo staff e l’ex primario di malattie infettive Giorgio Amadio
Dopo giorni di ‘riconoscimenti’ dati dai pazienti che l’Ast ha prontamente comunicato, arriva una doccia fredda. “Le prospettive, al di là di dichiarazioni di circostanza della Direzione, sono tutt’altro che rosee perché di candidati per coprire i posti e non solo di primario, ce ne sono pochi. Grinta – la chiosa del segretario Cisl Fp – farebbe bene a uscire dalla sua trincea in cui si è posto per timore o per carenza di risposte da dare. Convochi un tavolo sindacale allargato alla politica per fare squadra”.
Il reparto di Anestesia ora andrà riorganizzato, partendo dalle parole di pochi giorni fa del primario di Ostetricia, che sottolineava la difficoltà di garantire tutte le operazioni previste perché gli anestesisti sono pochi. Quelli in reparto fanno anche doppi turni, in questo ha aiutato la compensazione economica per gli straordinari decisa dalla regione, ma resta il punto: mancano le figure.
E presto mancherà anche la primaria che con l’ex dirigente di Malattie infettive ha garantito la vita, lavorando senza sosta, a tanti cittadini delle Marche che tra il 2020 e il 2021 riempivano tutte le strutture sanitarie.