di Francesca Pasquali
FERMO - Carrelli che entrano vuoti ed escono mezzi pieni. Gente che si ferma davanti alle vetrine, dà una sbirciata, poi entra. Commesse, finalmente, sorridenti, dopo sette mesi difficili.
Al Girasole (ma anche a Porto Sant'Elpidio, ndr), stamattina, c’era aria di festa. Il centro commerciale di Campiglione, per la prima volta da ottobre, ha riaperto di sabato. Una battaglia vinta dalla categoria che l’11 maggio aveva indetto una protesta nazionale, a cui il Girasole aveva aderito.
Gira per i negozi, il direttore Enea Pecorini. Ha la faccia soddisfatta. «È un po’ come il primo giorno di scuola – dice –, speriamo solo che i clienti non abbiamo perso l’abitudine di fare acquisti nel fine settimana». A guardare quelli di stamattina, verrebbe di dire di no. Da soli, in coppie o gruppetti, il viavai era continuo. C’era chi era in cerca di un regalo per un’amica e chi, portati i figli a scuola, ne ha approfittato per un po’ di shopping. Chi accompagna e genitori a comprare scarpe e vestiti e chi, il giorno libero, ha deciso di dedicarlo alle spese. Le commesse si danno da fare.
«Speriamo che non sia solo passeggio. Con gli ingressi contingentati, sarebbe un problema», dice una. In effetti, in mezzo a chi esce dal centro commerciale con le braccia cariche di buste e borse, c’è anche chi se ne va a mani vuote. «Magari, poi tornano con più calma», si augura una commessa.
L’effetto pienone mette sul chi va là la clientela. «Sono venuta di mattina perché immaginavo che ci sarebbe stata meno gente. Il pomeriggio, per adesso, lo evito», dice una donna. Ma c’è anche chi, le chiusure nel fine settimana, le considerava eccessive. «Alla fine, ti regoli da solo. Se pensi che in un posto c’è troppa gente, non ci vai», commenta un uomo, mentre sceglie una maglietta assieme alla moglie.
Per tanti, il giro al centro commerciale, è anche un modo per rincontrare gli amici. «Finora solo videochiamate. Di persona, è tutta un’altra cosa», dicono tre amiche, mentre passeggiano davanti alle vetrine. «Speriamo solo che duri – aggiunge una –, perché questo secondo lockdown è stato davvero pesante».