FERMO – La notte dei ricercatori, iniziativa partita dal 2005, fa tappa al Liceo Scientifico Tco. E lo fa con Sharper, il progetto biennale che coinvolge il sistema universitario italiano. A Fermo la Scuola Secondaria Superiore che compensa così la decisione dell’Università Politecnica di non coinvolgere venerdì, 27 settembre, una delle sue sedi principali nella notte in cui si aprono le porte ai cittadini. Univpm che ha però poi plaudito al programma preparato dallo Scientifico, grazie alla verve della professoressa di Fisica Maria Rita Felici.
“Abbiamo scelto di farlo di sera, su intesa con la Politecnica delle Marche, nelle nostre aule. Noi in questo modo apriamo la scuola al territorio per dare importanza alla ricerca e ricordare che, a differenza del pensiero comune che pensa che la ricerca sia solo universitaria, anche in un Liceo si studia il futuro: per noi la ricerca è parte delle attività di laboratorio, è un potenziamento della capacità critica e del problema solving”.
Il neo dirigente Emiliano Giorgi si è accordato con Luca Renzi, presidente degli ex Allievi, ha dato carta bianca alla Felici e ha pianificato una serie di incontri e d laboratori che hanno una connessione diretta con le attività. Si collegheranno tanti ex allievi illustri che esercitano la ricerca all’estero, da Boston alla Gran Bretagna porteranno al loro testimonianza. “Sarà presentato in anteprima alle 2130 il libro del professor Emanuele Frontoni sull’Intelligenza artificiale”.
Due ex allievi si sono collegati anche per la presentazione e sono due di quelli che parleranno in presenza venerdì. Laura Burattini, docente di bioingegneria medica, che si occupa di studiare salute e benessere delle persone e dell’ambiente. “È importante far conoscere realtà del territorio che magari non sono note. Vale anche per le possibilità di studiare discipline meno conosciute”.
Il secondo è Adriano Mancini che si occupa di computer science alla Politecnica. “Un’occasione per far vedere i laboratori alla cittadinanza, portando la ricerca fuori dalle sue aule per far capire al territorio l’importanza dell’innovazione”.
Fermo non avrebbe avuto iniziative, “noi abbiamo contattato la Politecnica, il mio desiderio era portare la ricerca a scuola. Noi ci siamo proposto di fare una Sharper da noi. Chi vuole può partecipare ed entrare alle conferenze” riprende la professoressa Felici.
Si parte alle 18, poi una serie di laboratori: matematica, fisica, scienze e chimica. Saranno condotti dai docenti della scuola con gli studenti. All’esterno i telescopi per guardare il cielo, anche il meteo dovrebbe essere a favore. Ci saranno aree giochi, per matematica e fisica.
Ci saranno collegamenti con i ricercatori che hanno frequentato il Tco. “Dai due che avevo pensato, ne o trovati tantissimi. Avremo numerosi collegamenti, sul sito della scuola si potranno vedere gli orari di ogni studioso. Da ricercatori come Andrea Serrani, che fa parte della graduatoria di Stanford del 2% e vive nell’Ohio, fino a una giovane ricercatrice aa Copenaghen. Il format è semplice si basa su domande legate al percorso didattico post Superiori, il futuro della loro ricerca e l’aspetto umano dietro la ricerca” prosegue la prof.
Infine l’approfondimento in presenza riferito ala ricerca medica con la genetica spiegata da Strippoli, la connessione tra medicina e digitale affidata alla Burattini, poi l’intelligenza artificiale con Mancini e Frontoni che parleranno del ruolo dell’uomo nel campo della ricerca per capire se verrà affidata anche questa all’AI.
È la Sharper Night, il venerdì sera tutto da vivere entrando al liceo Scientifico Temistocle Calzecchi Onesti.