MONTEGRANARO – Tutti sognano la Cina, che è la nuova Russia con una difficoltà in più: gli orientali non comprano tutto quello che gli arriva solo perché made in Italy. A Shangai piacciono i brand, le griffe, insomma il lusso. Lo sa bene Della Valle, che dopo anni e anni di investimenti raccoglie i frutti, con numeri in crescita costante (200 milioni che valgono la palma di milgior mercato nel complesso 2020).
Ma è un mondo dorato. Shanghai ha registrato una crescita delle vendite al dettaglio dei beni di consumo nel 2020 nonostante la pandemia di Covid-19, nel 2020 bene 245miliardi di dollari di affari. Secondo la Commissione municipale del commercio, la città ha ottenuto il primato in Cina in termini di volume delle operazioni.
L'economia di Shanghai ha mostrato una grande capacità di ripresa lo scorso anno. I dati ufficiali mostrano come il volume delle importazioni e delle esportazioni in città sia aumentato del 2,3% su base annua, mentre l'impiego effettivo degli investimenti diretti esteri ha superato i 20,2 miliardi di dollari, raggiungendo un livello record. Per far crescere ancora di più il movimento, le autorità municipali hanno promesso l'attuazione di politiche duty-free.
Nel 2021, la città proseguirà anche la propria politica di apertura al resto del mondo per attrarre nuove imprese straniere. Trenta marchi internazionali di fascia medio-alta sbarcheranno a Shanghai e circa 800 nuove marche apriranno il proprio primo negozio in città. Un'occasione anche per il distretto calzaturiero? Sì, ma serve organizzazione. La Cina non si affronta da soli.