FERMO – Seguite la voce e troverete Shakespeare tra gli spazi ombreggiati di Villa Vitali a Fermo. “Seconda edizione nel periodo migliore, in pieno luglio (20-24). Un anno fa il pubblico superò ogni paura, quest’anno siamo certi che verrà per rilassarsi” sottolinea Stefano De Bernardin, anima del progetto insieme con Stefano Tosoni, Lorenzo Marziali e la squadra di proscenio.
“Quest’anno uno spettacolo entra nel cartellone dell’Amat con ‘Tutte le opere di Shakespeare in 90 minuti’. Un aiuto in più per noi” prosegue l’attore.
Rispetto all’anno scorso c’è una nuova logistica e il debutto affidato al gruppo di Proscenio con ‘Amleto for dummies’. Tre attori con sei pupazzi, i dummies normalmente sono quelli del crash test, ma in realtà i nostri sono pupazzi d’arte”. Il secondo giorno, 21 luglio, è dedicato all’approfondimento con Nadia Fusini, docente della Normale di Pisa, grande esperta che presenterà il suo libro sulle donne di Shakespeare. Una lectio e dialogo con il pubblico.
Il 22 nel parco si esibirà il vincitore del bando nazionale promosso da Proscenio. “Una compagnia che porta una versione del Romeo e Giulietta ambientata in Palestina, una ebraica e una araba-palestinese. Uno spettacolo di immagine molto forte, con danze etniche che ha già conquistato Roma” precisa De Bernardin.
Il 23 un pomeriggio musicale con i pezzi jazz suonati dal conservatorio Pergolesi e la lettura di sonetti shakespeariani. Questo è uno spettacolo gratuito, mentre gli altri “prezzo popolare” a 15 euro con promozioni per gli studenti di ogni ordine che con 15 euro avranno accesso a tutto il festival.
In chiusura c’è lo spettacolo abbinato all’Amat, ‘Le opere di Shakespeare in 90 minuti’ con tre attori molto bravi apparentemente meno conosciuti. “Ci siamo sforzati per rendere il festival trasversale con collaborazioni: conservatorio, Mus-e del Fermano che terrà due laboratori il 21 e 23 pomeriggio nel giardino di villa Vitali. Uno di teatro e uno di arte. In futuro ci piacerebbe il progetto sempre più trasversale, ampliando il programma ad altre forme di arte” aggiunge Lorenzo Marziali.
Tra l’altro il format potrebbe davvero crescere: “Abbiamo fatto domanda per un bando europeo. Potremmo aprire collaborazioni con realtà francesi e rumene. Si chiama ‘Europa creativa’ e va oltre le semplici produzioni, crea vere reti culturali” chiosa Tosoni che ambisce a fare di Fermo un riferimento nazionale del teatro
Micol Lanzidei, assessora alla Cultura in parte incassa, ma in realtà rilancia perché ha un ruolo chiave il Comune: “Un anno fa fu una scommessa. Ma la loro bravura ci ha permesso di vincerla, unita al nostro coraggio e alla comune passione per il teatro. Questo ci ha convinto a ripetere un’operazione che vogliamo far diventare costante. Le collaborazioni avviate, dal Conservatorio a Mus-e fino all’Amat confermano il potenziale di questo Shakespeare nel parco”.