FERMO – In attesa di inaugurare la grande mostra di Natale di Fermo, che ha curato personalmente e che abbinerà Ligabue a Pende, Vittorio Sgarbi è tornato nelle Marche da sottosegretario.
Quattro tappe importanti, tre nel maceratese e una a Servigliano nel Fermano. La prima a Mogliano per la riapertura insieme con la sindaca Cecilia Cesetti, dopo i lavori post terremoto, della chiesa di Santa Maria Assunta. Un milione di euro di lavori per la chiesa che torna a ospitate il ritorno della grande tela di Lorenzo Lotto, ‘Madonna in gloria con bambino e santi’ (1548).
Una pala a cui Sgarbi è particolarmente legato, visto che nel 2001, sempre da sottosegretario, fece ricongiungere la celebre pala d'altare con la sua cornice originaria. “Sono stato il 'sacerdote’ di questo matrimonio” ha scherzato.
Il Sottosegretario è stato poi a Macerata, a Palazzo Buonaccorsi, per inaugurare con il sindaco Sandro Parcaroli e l'assessore alla cultura Katiuscia Cassetta la mostra ‘Luigi Bartolini, attraverso il colore’, dedicata al grande pittore e incisore di cui ricorrono i sessant'anni dalla morte.
Prima di chiudere il suo percorso a Monte San Martino, dove era atteso per inaugurare il teatro recuperato dopo il sisma e per la lectio magistralis su Carlo e Vittore crivelli, all’interno del festival Storie diretto da Manu Latini, Sgarbi ha fatto tappa a Servigliano. Città a cui è particolarmente legato e di cui ricorda “più di 30 anni fa di averne salvato la forma urbanistica della 'città ideale' minacciata dalla speculazione”.