PORTO SANT’ELPIDIO – La strada è quella giusta. Ne sono convinti i sindacati. La Filctem e la Femca, ovvero le due anime calzaturiere di Cgil e Cisl, hanno sottoscritto, insieme con Confindustria a cui l’azienda è iscritta, un accordo che riguarda oltre 60 dipendenti e va esattamente verso la strada che i giovani vorrebbero percorrere se dovessero decidere di lavorare in un calzaturificio.
“Noi crediamo che i giovani abbiano diritto ad una possibilità di formarsi adeguatamente imparando un mestiere antico che oggi si realizza anche utilizzando tecnologie d’avanguardia. Il nostro scopo è quello di insegnare per garantire questo tipo di futuro alle nuove generazioni” spiegano i titolari della Gsb di Porto Sant’Elpidio fin dall’home del sito internet aziendale.
E ci riusciranno ancora di più ora, dopo aver siglato il primo accordo che prevede la settimana quasi corta: nove ore dal lunedì al giovedì, con trenta minuti di pausa pranzo, e quattro ore il venerdì. In prospettiva, nell’intesa con i sindacati, c’è il raggiungimento dei quattro giorni di lavoro, con un venerdì jolly al mese.
In questo modo le ore lavorative passeranno da 40 a 36: la scommessa, ma nell’accordo è una certezza, è riuscire a mantenere inalterato lo stipendio. L’azienda che fornisce parti di calzature a grandi brand, si candida così ad attrarre quei giovani che il mondo calzaturiero non riesce ad avvicinare, proprio perché frenati dalla distanza che vedono tra tempi di lavoro e qualità della vita.