FERMO - Dopo l'anziano di Lapedona, il Covid torna a uccidere nel Fermano. Ieri, nell’ospedale di Civitanova Marche, è morto un 71enne di Porto San Giorgio con patologie pregresse. Il virus fa sempre più paura, anche nella cittadina che durante la prima ondata era stata poco toccata e che ora invece fronteggia classi in quarntena e numerosi casi di positivi e decine e decine di persone in isolamento o quarantena.
I contagi continuano a crescere. Gli ultimi dati del Gores parlano
di 380 nuovi positivi nelle Marche. Il rapporto con i tamponi
processati (1.528) è di uno a quattro. Tanti. Nel Fermano, oggi i
nuovi casi sono stati 23. Ancona ha registrato il dato più alto (133),
seguita da Macerata (109), Ascoli (64) e Pesaro (28). Salgono anche i
ricoverati al “Murri”. A Malattie infettive, i pazienti positivi sono
trenta. Nel reparto guidato da Giorgio Amadio sono rimasti solo due
posti vuoti, prima di passare alla fase 2, che coinvolgerà altri
reparti. Tra ieri pomeriggio e stamattina, nell’ospedale di Fermo sono
arrivati quattro nuovi pazienti Tre quelli che, nel frattempo, hanno
lasciato il reparto, Uno è stato dimesso ed è tornato a casa. Due sono
stati trasferiti nella Rsa di Campofilone, dove i ricoverati positivi
sono cinquanta. Con l’aumento dei contagi, si impenna il numero delle
persone in quarantena, che, nel Fermano, sono 887 (+63 rispetto a
ieri), di cui 160 positive (+20).
Mentre, poco fa, il premier Conte ha annunciato risorse per due
milioni per i tamponi di novembre e dicembre, la Regione ha
comunicato, dalla prossima settimana, l'arrivo in farmacia dei test
sierologici e la liquidazione del premio Covid per gli operatori
sanitari. Novità emerse dall’incontro tra l’assessore alla Sanità,
Filippo Saltamartini, le associazioni dei farmacisti e i sindacati
degli operatori sanitari. «I test rapidi – fa sapere Saltamartini –
sono prestazioni sanitarie che i farmacisti hanno detto di non poter
svolgere e, quindi, ci indirizziamo verso l'effettuazione di test
sierologici in farmacia». Nei giorni scorsi, l’assessore regionale
aveva ipotizzato un coinvolgimento dei farmacisti, che avrebbero
dovuto affiancare i medici di medicina generale, nel tamponamento dei
marchigiani. Quanto ai tanto discussi premi Covid, Saltamartini
annuncia l’intenzione di «liquidarli agli operatori presto». «A Torrette – spiega –, manca l'accordo sia per i dirigenti che per il
comparto, mentre all'Asur manca l'intesa con il comparto. Marche Nord
ha già liquidato il premio a entrambe le tipologie, così come l'Inrca.
Entro la prossima settimana voglio chiudere la partita».