SERVIGLIANO – Si apre la 56esima edizione del Torneo Cavalleresco Castel Clementino, “una manifestazione che ogni anno riesce a rinnovare il suo entusiasmo e la partecipazione. Farlo a Servigliano, una piccola realtà, è ancora più complesso e quindi sono ancora più felice, il Torneo è la nostra comunità” introduce Marco Rotoni, sindaco e magnifico messere.
“Per la città è una vetrina che si rinnova da generazioni. Sono nove giorni che viviamo in piazza Roma, ma negli altri mesi c’è il lavoro importante e silenzioso che poi garantisce la qualità del Torneo e delle manifestazioni con rioni e Pro Loco, oltre che con il Gams che è il nostro ambasciatore” prosegue.
Ogni serviglianese ha un ruolo, il Torneo è coinvolgimento, senza distinzione di età. “Il micro e macro cosmo del Torneo Cavalleresco coinvolge i bambini dalle elementari e gli anziani, chi entra nel teatro di piazza Roma entra in uno spazio temporale diverso”.
Sono tante le manifestazioni nelle Marche, “la nostra merita il podio, non ci siamo mai fermati per volontà”. Ascoltano dame e consoli, con i foulard di ordinanza. Chi partecipa ai nove intensi giorni trova qualità artistiche, grazie a un regista di grande livello, qualità negli abiti delle dame e del corteo, che sono alla base della ricerca storica, e qualità negli eventi.
“Tutto per arrivare alla domenica in cui ci si contende il Palio che è dipinto dai giovani della nostra scuola media (unico caso in Italia, precisa il regista). Porta con sé un valore etico, di futuro, di chi cresce a latte e pillole di Torneo” prosegue il sindaco.
Un lavoro collettivo per far sì che non ci siano intoppi. “Abbiamo investito anche in comunicazione social, creando un vero gruppo, per parlare al contemporaneo e farci conoscere anche a chi è lontano da Servigliano”. Un nuovo investimento dopo quello fatto alcune edizioni fa con Natasha Stefanenko.
Gianluca Viozzi, regista, è il riferimento da decenni: “Porto con me l’orgoglio di esserne parte. Poi c’è una parola importante detta dal sindaco: generazioni. Ogni anno miglioriamo il bello e coinvolgiamo sempre più ogni generazione, c’è un momento per tutti ogni sera. Tutto il paese coinvolto”. Ambisce alla perfezione il regista, lo dice senza esitare.
Perfezione chiesta anche alle singole scelte. Non è semplice individuare la madrina principale della manifestazione. Rotoni ha voluto Manuela Berdini. “Sfilare per il mio paese è un onore. Portare i colori gialloblù che rappresentano dove sono nata e vivo mi gratifica. La quintana per noi è una emozione, ci viene inculcata fin da piccoli: viva Servigliano” le parole che confermano la scelta giusta.
Tutti attendono la Giostra dell’Anello, quell’otto in cui i cavalieri uniscono la velocità del cavallo alla loro precisione al moro. “Il Covid ha bloccato la crescita di una generazione, ce ne rendiamo conto. Ma noi lavoriamo e superiamo. A Servigliano c’è sempre incertezza, perché qui si sfidano i migliori cavalieri, essendo solo cinque è fattibile garantire il livello top. Per questo la nostra manifestazione è ancora più avvincente e interessante. Se a Foligno ci sono le Olimpiadi dell’anello, noi siamo il campionato mondiale” riprende Maurizio Marinozzi, speaker e voce storica che spera di avvicinare sempre più giovani “perché abbiamo bisogno di chi porti avanti la nostra quintana”. Questa è la sfida per il sistema che la affronterà dal 19 i agosto, prima c’è un palio da assegnare.
IL PROGRAMMA
Ad aprire i nove giorni sarà venerdì 9 agosto Cesare Catà con un monologo da ‘Camelot a Castel Clementino’. Con il progetto l’anello mancante finanziato dalla Fondazione Carisap che coinvolge le scuole è stato preparato un video che sarà presentato insieme con il palio. Spettacolo del fuoco sabato 10. Domenica 11 la gara tra alfieri e musici, “che sono il cuore pulsante, i nostri giovani che si preparano per mesi” precisa il regista che ha voluto giudici di Asti, con cui siamo gemellati dal 2006, per valutarli.
Lunedì è il giorno della fiera arti e mestieri a cura della Pro Loco. “Il fio conduttore scelto è quello degli arcani – chiarisce la presidente Luigina Rossi – e prende spunto da una esibizione di un’artista bolognese con l’arpa. Con il regista abbiamo pensato a uno spettacolo con giocoleria e momenti per bambini, che saranno protagonisti di un corto in costume. Il tutto accompagnato dal mercato medievale”.
Martedì i giochi popolari tra i rioni, serata organizzata aa Roberto Frinconi dal taglio del tronco e tiro alla fune. Mercoledì si vola alto con ‘Lumina Nocte’, serata fondamentale per il futuro del torneo visto che protagonisti saranno 20 alfieri e 30 musici che hanno appreso l’arte della bandiera e delle chiarine tra i banchi di scuola. Giovedì banchetti propiziatori con i cavalieri a tavola con i rionanti.
Venerdì è il giorno del Gams, orgoglio del Torneo da 30 anni tra bandiere e tamburi, con ‘Polo sulla via della Seta’. Sabato protagonista è il corteo con i rioni, 250 figuranti, che sfileranno per le vie del paese. Il tutto tra animazioni di giullari e artisti circensi. Infine, la domenica del Palio: si parte con il corteo alle 1530, poi la giostra alle 17 con l’obiettivo di infilare gli anelli, storicamente prodotti dai maestri di Camerino.
I PROTAGONISTI
Porta Navarra: Paolo Pipponzi (console), Eleonora Cesetti (dama) e Nicholas Lionetti di Faenza (cavaliere)
Porta Marina: Mirco Berdini e Antonella Girardi e Pierluigi Chicchini di Foligno
Porta Santo Spirito: Marco Rossi e Chiara Bartucci e Luca Innocenzi di Foligno
Paese Vecchio: Giancarlo Ferretti e Sofia Morichetti e Daniele Scarponi di Foligno
Rione San Marco: Manuela Berdini e dama del palio Agnese Antonelli, Mario Cavallari di Servigliano
