di Raffaele Vitali
SERVIGLIANO – Un mazzo di rose rosse sul tavolo, un completo bianco per splendere ancora di più: Natasha Stefanenko è la mossa a sorpresa, molto ben ragionata, del sindaco Marco Rotoni e di tutto il mondo che ruota attorno alla Giostra dell’Anello di Servigliano. “Natasha è una figura che dà nobiltà, tra dame e cavalieri. Lei ci rappresenterà, ci mostrerà al mondo con il suo occhio social ampliando la nostra visibilità. Ci porterà in canali che noi non abbiamo frequentato” spiega il sindaco, che per i giorni del palio diventa il Magnifico Messere.
Vertice dell’Ente Contesa, sindaco, consoli, Pro Loco, non manca nessuno al fianco della nuova madrina social di Castel Clementino. “Siamo l’unica giostra d’Italia che non si è mai fermata, neppure sotto pandemia. Il paese è pronto a divertirsi, a cambiare volto, a passare da un concerto di Blanco all’otto perfetto dei cavalieri” introduce Fabio Paci, il comunicatore di Servigliano.
Tornano i tamburi, tornano a volteggiare le bandiere, che a Servigliano viene messa in mano ai bambini a tre anni: non ci sono più limiti da regole, anche se resterà sempre l’attenzione.
Il Torneo Cavalleresco parte con l’emozione giusta di chi sa di voler fare bene. “Cittadini e contradaioli lavorano sempre. Non ci siamo mai fermati, perché la capacitò di essere comunità è al centro”. Del resto, la piazza quadrata con quattro ingressi ne è l’esempio perfetto il centro si raggiunge da ogni angolo de paese. “In questa Giostra le famiglie si ritrovano. Se siamo qui dal 1969 è perché per noi è un momento identitario, che difendiamo”.
Poco più di duemila abitanti per Servigliano che respirano storia e sanno far vivere al visitatore che entra in piazza Roma si trova sommerso tra bandiere, musica, spettacolo, storia e soprattutto emozioni.” Chi partecipa sente il nostro divertirci con qualità” ribadisce con determinazione Rotoni
Il presidente dell’Ente contesa va oltre la Quintana: “Raccontare al mondo che esistiamo è complicato. Siamo una piccola realtà, ma il sindaco ha dimostrato che se chiami Blanco arrivano 16mila persone anche qui, nel piccolo. Questo perché dobbiamo intercettare nuove frequenze. Da qui la scelta della Stefanenko. Sono stanco del piccolo è bello, anche se per me è naturale dirlo. Dobbiamo portare il piccolo nel mondo, non c’è una Rievocazione storica in Italia che sotto Covid non si sia fermata”.
Da qui la scelta di investire sul mondo social e la testimonial. “Qui si vive con la testa della grande città e il cuore del piccolo paese: uniamo glie enti e le opportunità alla qualità della vita”. Su un punto non ha dubbi Marinozzi: “Qui si tende sempre al meglio. Questa la quintana più bella? No, lo sarà quella dell’anno prossimo, non ho dubbi. Non abbiamo nulla di meno del Palio di Siena, chi emerge più di noi è per il numero di abitanti non per valenza”.
La dama principale, del rione San Marco, è una donna che ha sempre lavorato dentro la manifestazione, che ci è nata visto che il padre è stato un console per 22 anni: Francesca Berdini. Rappresenterà la città con orgoglio.
Tutto questo dovrà raccontare la Stefanenko. “L’abbiamo chiamata chiedendo la potenza social. Poi c’è stata la trattativa con la manager. Nel giro di tre telefonate ha detto ‘voglio Servigliano’. Si era innamorata del progetto” ribadisce Paci.
“Sono qui con entusiasmo. Bello ascoltarvi. Da marchigiana acquisita mi rende felice condividere questa esperienza che forma anche i giovani. Mi piace questo doppio aspetto, il far vivere la storia del posto alle nuove generazioni. Trovo stupendo questo aspetto, studiano la storia in modo originale e simpatico, conoscendo le proprie radici. E poi qui parliamo del 1969, mio anno di nascita, non potevo mancare. Il borgo già lo conoscevo, andando spesso in Amandola, volevo condividere la vostra passione” spiega con voce suadente e il volto sempre carico di serenità.
Natasha racconterà il Torneo cavalleresco attraverso i suoi social con foto, storie e reel e il 21 agosto sarà presente alla Giostra dell’Anello.” Non sfilerò, perché voglio raccontare ogni momento, voglio far percepire”. No ha un vero target “ma la mia pagina è in italiano e russo. Voglio in primis intercettare l’Italia e il mondo che ruota attorno al Torneo, raccontando anche il paese. Raggiungo ogni generazione. A me piace raccontare le Marche, quando scopro qualcosa che non si conosce e lo merita, mi attivo. Vedo regioni più ‘furbe’ che promuovono senza contenuto. Qui c’è da far conoscere e quindi voglio viverlo al meglio quello che sarà”. Lei ama scoprire luoghi: “Ci sono paesi con 300 abitanti che parlano con ogni pietra”.
Di parole ne ha tante Gianluca Viozzi, il regista che lavora per un anno per arrivare alla settimana decisiva. “Siamo passati dall’anno della resistenza (2020) e della resilienza (2021) a quello della rinascita (2022). Non facile tramandare le tradizioni, tenerle vive tra i giovani è una sfida continua. Di certo essere piccoli aiuta, Siena è una eccezione”.
Si sfideranno 5 cavalieri per conquistare il Palio dipinto dalle terze medie della scuola di Servigliano, insieme con la professoressa di arte. “Che bello questo, un vero coinvolgimento” si inserisce la Stefanenko che durante la conferenza stampa aumenta la sua conoscenza del Giostra dell’Anello e prende appunti per nuove storie da realizzare. “Abbiamo portato nelle scuole anche bandiere e musici, ci sono 50 bambini che lavorano sulle antiche arti e avranno una serata dedicata a loro durante il Palio. Nel futuro non tutti proseguiranno, ma ci sarà chi proseguirà per passione”.
Non manca nulla durante i giorni della storia di Servigliano (12-21 agosto), dalla musica al mercato medievale passando per i banchetti propiziatori. “Sabato 20 agosto in scena il corteo storico, con i rioni che mostreranno i vestiti capolavoro curati in ogni dettaglio e ripresi dai pittori dell’epoca. È il giorno in cui si esce dalla piazza, con un percorso che percorrerà le vie prima dello spettacolo di 40 musici di ogni rione che insieme realizzano uno show unico nel suo genere”.
Infine, il Torneo che chiude il lungo anno di lavoro di ogni serviglianese e porterà in trionfo un solo cavaliere, sapendo che tutto il paese avrà comunque vinto.