di Francesca Pasquali
SERVIGLIANO - Una stagione «eccellente». Con 14mila presenze tra piazza Roma e parco della Pace. Si chiude con un grosso segno più l'estate di Servigliano, la più corposa del Fermano.
Un'estate in musica, con gli undici concerti del “NoSound Fest”. Il teatro di Progetto Musical e Marche Storie. L'inossidabile Castel Clementino, il torneo cavalleresco che neppure il Covid è riuscito a fermare. E gli eventi della Pro Loco. Tira le somme Marco Rotoni.
Il sindaco ha voluto attorno a sé tutti i protagonisti di una stagione da incorniciare. Parla di «un percorso di transizione iniziato nel 2004», Rotoni. «Abbiamo capito – spiega – che la ricetta giusta è coniugare le nostre qualità, per far crescere un territorio che lo merita». Ringrazia i colleghi sindaci che gli hanno dato una mano: quello di Porto Sant'Elpidio che ha prestato il palco per i concerti e quello di Sant'Elpidio a Mare che ha fornito le sedie in più per garantire il distanziamento.
«C'è una sinergia territoriale. In questa città-territorio, noi siamo una piazza che deve essere attraversata», dice Rotoni. Che a Servigliano dà «un voto incredibile che va al di là di ogni attesa». Un cartellone per tutti i gusti, quello messo a punto dal Comune, che soddisfa «dall'uomo che abita sopra il parco della Pace e che paga il biglietto per il concerto al presidente della Regione che viene a sentire il suo idolo Max Pezzali».
Miele per le orecchie di Andrea Cipolla della Best Eventi, regia del "NoSound Fest". «Eravamo partiti con sei date. Alla fine, abbiamo creato il festival più importante d'Italia, tra i più appetibili dagli artisti nazionali e internazionali», dice. «Il nome di Servigliano – prosegue – ormai è internazionale. Stiamo ricevendo molte richieste. Per il prossimo anno, ci sono trattative con ospiti importanti».
Non solo musica, però. Ottimi riscontri sono arrivati anche dal teatro. «Da bambino avevo un sogno: vedere parco della Pace e piazza come un grande contenitore di eventi. A distanza di 25 anni, tutto questo è stato possibile», racconta il presidente dell'associazione Progetto Musical, Manu Latini.
«L'adesione del paese è stata totale. La risposta dei cittadini grandissima», aggiunge la responsabile di Bottega Teatro Marche, Paola Giorgi. «Servigliano conferma la sua grande capacità di ragionare con la testa della grande città e con il cuore del piccolo paese», la sintesi del presidente dell'Ente Torneo, Maurizio Marinozzi. «La pandemia – aggiunge – ha fermato il mondo, ma non la nostra manifestazione. Questo dà conferma di come in alcuni spazi di un territorio si riesce a far meglio. Se non ci ha fermati il Covid, niente può farlo». Un'estate eccezionale che ha fatto un gran bene all'economia del paese di 2.300 anime e di quelli attorno e portato «un incremento significativo del Pil».
«Tutti i report sono positivi – cocnlude Danilo Viozzi, coordinatore del “NoSound Fest” –, come l'indotto rispetto al territorio. La ricettività è andata benissimo». Perché, assieme al pubblico, si sono mossi artisti e maestranze. Che, per qualche ora, hanno vissuto il paese, restandoci. «Servigliano – chiosa Rotoni – è diventato un luogo dove si va a prescindere, senza entrare in competizione con altri territori. Il prossimo traguardo è occupare anche altri mesi dell'anno. In quel senso va l'investimento sul Cinema moderno».