PESARO - Troppo forte Venezia, ma soprattutto crudele Austin Daye. Un figlio di Pesaro che dentro una partita mediocre ha messo la tripla decisiva che ha poi ridato fiducia e serenità ai lagunari.
La tripla è quella segnata sul 63-69, quando la Carpegna Prosciutto aveva ricucito e stava per mettere la freccia del sorpasso. Ma Day ha segnato e Tonut e compagni hanno ripreso a fare canestro. Quello che invece non ha mai trovato Sanford e che nel finale è mancato a capitan Delfino.
Di fronte a un grande pubblico, Pesaro ha così mancato il primo match play off (75-85). Ora, per tornare dopo tanto, troppo tempo tra le migliori che si giocano lo scudetto, dovrà vincere a Napoli, che è salva, nell’ultima di campionato. In questo modo, grazie al vantaggio nello scontro diretto, toglierebbe il posto a Trieste.
Ma la vera notizia del giorno arriva da Bologna, con la Fortitudo di Antimo Martino che ha perso la gara decisiva della stagione contro Napoli (56-64), che ha trovato nel virtussino Vitali l’uomo in più. Vincendo avrebbe agguantato la salvezza, perdendo è matematicamente retrocessa e torna in A2 dopo sole tre stagioni tra i grandi.
Basket City perde quindi un pezzo, proprio mentre la Virtus viaggia da favorita verso lo scudetto, visto il periodo no, dal punto di vista fisico, dell’Armani Jeans.
Raffaele Vitali