FERMO - Si è conclusa alle prime ore dell’alba di ieri con sei
spacciatori finiti in manette l’operazione “Dust Debts 1”, condotta
dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di
Fermo. Ad essere stati assicurati alla giustizia sono tre italiani,
due macedoni e un albanese, tra i 35 e i 54 anni, tutti nullafacenti e
pregiudicati, ritenuti responsabili di spaccio continuato di sostanze
stupefacenti in concorso tra loro.
L’operazione ha visto un imponente dispiegamento di forze. I controlli
si sono concentrati soprattutto su Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a
Mare, Porto San Giorgio, Pedaso, Fermo e Montegiorgio. In esecuzione
di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di
Fermo, i militari hanno fatto irruzione nelle abitazioni dei sei
malviventi. Circa cinquanta i militari in campo, che, supportati da
alcune unità del Nucleo cinofilo di Pesaro e da un velivolo del 5°
Nucleo elicotteristi di Pescara, hanno perquisito anche pertinenze e i
veicoli dei sei spacciatori. Si è così scoperto che su uno dei
macedoni, irregolare in Italia, pendeva (sotto altro nome) un ordine
di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona. Era
stato, infatti, condannato a quattro mesi di reclusione per falso
materiale commesso da privato. È stato, quindi, trasferito nel carcere
di Fermo. Gli altri cinque sono agli arresti domiciliari.
La maxioperazione, che prende il nome dal fatto che, spesso, chi si
rifornisce dagli spacciatori finisce coll’indebitarsi, ha portato a
galla più di 320 cessioni di sostanze stupefacenti e l’identificazione
e successiva segnalazione alla Prefettura di Fermo di 76 consumatori.
Proprio ieri, nel corso di una perquisizione, è stato denunciato a
piede libero un uomo di 58 anni, trovato in possesso di 25 grammi di
marijuana e di munizioni da caccia detenute illegalmente.
Da aprile e fine luglio, i carabinieri del Comando provinciale, sotto
la direzione della Procura della Repubblica di Fermo, con una serie di
servizi di osservazione, pedinamenti, intercettazioni e riscontri,
sono riusciti ad arginare i canali di approvvigionamento lungo la
costa maceratese e fermana e a individuare gli spacciatori che
smerciavano al dettaglio cocaina e marijuana nell’entroterra fermano.
L’operazione, che aveva già portato all’arresto in flagranza di due
persone e alla denuncia in stato di libertà di altri tre italiani, tra
cui una donna, tutti residenti nel Fermano, ha permesso di recuperare
alcune centinaia di grammi di cocaina, hashish e marijuana, telefoni
cellulari, schede telefoniche, sostanze da taglio, strumenti e
materiale per il confezionamento degli stupefacenti e oltre 16mila
euro nascosti in un’abitazione, ritenuti proventi di attività
illecita.
f.pas.