Qui non è questione di sentirsi Calimero e figli di un dio minore. Qui la questione è seria. Se si perde anche solo per un attimo di vista l’obiettivo, dimenticando una telefonata, rinunciando a una intervista, saltando un appuntamento a Roma, sbagliando il referente, le province di Fermo e Ascoli Piceno tornano nel limbo. In quel Purgatorio in cui ti illudono di poter salire di livello e che invece è solo l‘anticamera dell’inferno.
Il caso dell’A14 è emblematico. Un progetto voluto e finanziato, stoppato quindici anni fa da due amministrazioni comunali, torna d’attualità. Parole, promesse e poi esce un piano. Per fortuna qualcuno lo ha letto ed ecco la telefonata del Ministero ad Aspi e la terza corsia si può fare. Ma senza quel sussulto, addio per altri cinque anni.
Ma, per restare nell’ultimo periodo, c’è stato il caso dei tamponi agli studenti. Viene presentato il piano dall’assessore Saltamartini e la provincia di Fermo viene completamente dimenticata. Un paio di articoli, due telefonate e 48 ore dopo ecco il Fermo Forum che riapre. Una dimenticanza, chiaramente, perché poi si è rimediato, decisivo il presidente Aquaroli che si sente il 'fermano' in Giunta, ma intanto il rischio è stato alto.
Emergenza sanitaria. Il Murri è il presidio unico e insostituibile della provincia. Nonostante ciò, sacrificato sulla via della pandemia dal centrosinistra prima e dal centrodestra poi, a riprova che le scelte miopi possono avere anche padri diversi. E dire che questa è la sola provincia che ha convertito i presidi territoriali in nome di un bene supremo, il nuovo ospedale, che se va bene però arriva tra due anni.
E tanto altro ci sarebbe da dire. Dalle politiche economiche, con il Fermano sempre un passo indietro nelle scelte regionali e ministeriali, infinto il tempo atteso per il riconoscimento dell’area di crisi complessa, fino alle opere infrastrutturali basilari, vedi Mezzina e mare-monti, che non rientrano mai nelle priorità, che invece si chiamano Guinza, Salaria, porto, Quadrilatero e magari se si parla della zona dorica pure Pedemontana.
Questo è, ma sia chiaro, alla fine il Fermano, e ancora di più il Piceno ora che ha assessori, consiglieri e onorevoli in abbondanza, poi incassa. Ma deve lottare, deve ‘stare sul pezzo’ e magari alzare la voce. Per farlo però ci vogliono carattere e coesione, ma i protagonisti li stanno ancora cercando.
*direttore www.laprovinciadifermo.com - @raffaelevitali