PORTO SANT’ELPIDIO – Il cantiere è lì, fa bella mostra di sé davanti all’ingresso della scuola. La Mercantini non ha riaperto le porte agli alunni come sperato entro fine settembre. E l’ex sindaco Nazareno Franchellucci, sotto il cui mandato sono stati deliberati i lavori, non può che farlo notare: “Erano ste date rassicurazioni durante gli incontri tra amministrazione e dirigente scolastica, ma da inizio anno scolastico diverse classi della scuola primaria sono ospitate nella sede di quartiere Cretarola con contestuali spostamenti delle altre classi di primaria e di quelle della scuola infanzia negli spazi residuali. Siamo al 28 settembre e il plesso Mercantini è un cantiere che tutto sembra fuorché in via di smantellamento”.
Chi segue in prima persona i lavori è il consigliere comunale Giorgio Marcotulli, quello che per la minoranza è un po’ un assessore ombra: “I lavori procedono spediti. Si prevedeva il completamento della palestra entro fine settembre, la parte demolita e ricostruita. E poi le aule sono già state re imbiancate per riprogrammare l’accesso”.
Ma non basta. “I genitori e il personale no sa quando tornerà operativa. I lavori erano necessari, lo so bene, ma si potevano e dovevano fare prima. Per fortuna tutti sono stai disponibili e si sono riadattati, dagli operatori scolastici al quartiere Cretarola”. Ribadisce Franchellucci.
Che ci sia un po’ di ritardo non lo nasconde Marcotulli: “Abbiamo deciso, dopo una serie di sopralluoghi e approfittando del bel tempo, di impermeabilizzare la copertura. Lavori che tra l’altro riusciamo a fare in economia. Entro inizio settimana sapremo esattamente quando rientreranno, di certo entro ottobre, ma speriamo prima del 15. E questo per rendere la struttura ancora più funzionale e sicura, oltre che efficiente.
Alle famiglie – prosegue il capogruppo di FdI - avevamo parlato di fine settembre, ha ragione Franchellucci, ma di certo due settimane non sono un dramma, visto che miglioriamo tutto. Magari il precedente sindaco poteva ragionare prima su dove avrebbero messo gli alunni durante i lavori. Per cui ringraziamo l’associazione di quartiere che ci ha messo a disposizione i locali, nonostante avessero impegni presi ad esempio con scuole di danza. Ma quando ci si confronta, si valuta sempre il meglio per la collettività”.