di Raffaele Vitali
FERMO - Che scuola sarà quella del ministro Giuseppe Valditara? Di certo una che vuole rimettere il docente e il suo ruolo al centro dell’attività. A cominciare dal rispetto. “Il ruolo del docente è strategico e fondamentale nella preparazione dei giovani. Affinché questo ruolo sia esplicato al meglio, credo occorra partire da una considerazione: bisogna ridare prestigio, autorevolezza e coscienza della dignità di questo lavoro ai docenti italiani” sottolinea il ministro dell’Istruzione che ha parlato durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio.
“Parto da qui, dal riportare la cultura del rispetto nelle scuole, mettendo al centro questa figura così significativa per la società italiana dando una serie di segnali che passano dalla chiusura in tre settimane di un contratto che si prolungava per anni a una serie di altre iniziative, come la tutela legale a favore dei docenti” prosegue.
Ma ammette anche che il rispetto uno se lo deve meritare: “Per ridare autorevolezza, dobbiamo affrontare il tema della formazione dei docenti su cui noi investiremo risorse significative, anche grazie al Pnrr, per garantire una sempre maggiore qualità nella didattica”.
C’è poi nella scuola di Valditara, che andrà presto in Parlamento, una importante riiforma, quella del sistema delle sospensioni e della condotta a scuola: “Si rivoluziona l'istituto della sospensione, che si attuerà stando a scuola. Oltre i due giorni lo studente dovrà partecipare ad attività di 'cittadinanza solidale'. Saranno gli uffici scolastici regionali a fare convenzioni con i soggetti preposti, dalla Caritas alle case di riposo, dove gli studenti potranno prestare la loro opera di volontariato”.
L’obiettivo è chiaro: “Far capire al giovane il valore di far parte di una comunità, il rispetto verso gli altri e la solidarietà che questa appartenenza comporta, così l'errore diventa occasione di maturazione e crescita".
Vanno fermati i casi di violenza e aggressione, che sono ormai 5 al mese. Per questo anche il voto di condotta cambia il suo peso: “Farà media anche nelle scuole secondarie di primo grado e conterà per i crediti della maturità. Chi avrà sei in condotta sarà rimandato in condotta e dovrà preparare un elaborato sui temi della cittadinanza solidale".
C’è poi il capitolo istituti tecnici, con Valditara che torna sul tema degli Its, uno dei pallini del governo Meloni: “La filiera dovrà mettere in continuità il sistema dell'istruzione tecnico -professionale con quello degli Its. Abbiamo immaginato 4 anni più 2 per venire incontro alle esigenze europee di immettere bene e presto nel mondo del lavoro competenze qualificate. Ci sarà poi maggior spazio all'alternanza scuola-lavoro, apprendistato formativo, investimenti sulle competenze di base e possibilità per tecnici e dirigenti delle imprese di insegnare nelle scuole laddove manchino delle specializzazioni".
Una riforma a cui guardano con attenzione Itet, Ipsia e Montani per stare alla città di Fermo. tre istituti che investono in nuovi corsi, che provano a stare al paso coni tempi, ma questo lo fa anche l’Ite di Amandola con i percorsi extra-scolastici, e che si sentono già pronti per un asse con gli Its, se il post diploma saprà andare nella direzione giusta. Magari attraverso investimenti, quelli che il misnitro vuole stanziare ma che chiede siano messi fuori dal Patto di Stabilità