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Scuola, il Governo non abbandona il cratere: garantite 40 classi. E intanto, aule digitali a Montegiorgio

26 Maggio 2021

di Francesca Pasquali

MONTEGIORGIO - Hanno aspettato tutta la mattina, emozionati, nei grembiuli rosa e blu. Era quasi l’una quando, i bambini della scuola elementare “Ceci” di Montegiorgio, sono entrati nelle aule digitali. Quelle pronte già dall’anno scorso, ma che, per il Covid, finora, non hanno potuto usare quasi mai.

Lì, hanno mostrato al sottosegretario all’Istruzione in quota Lega, Rossano Sasso, come funzionano i tablet che attivano la stampante 3D, lo schermo digitale e i robot su cui stanno lavorando. Giornata marchigiana per il rappresentante del governo. Partita, stamattina, da Ancona e che si concluderà nel pomeriggio ad Ascoli, con un incontro con i sindaci del cratere. In mezzo, la tappa montegiorgese.

Con la visita alla scuola nel cuore del paese, frequentata da un centinaio di alunni, a cui hanno partecipato anche la prefetta Vincenza Filippi, il parlamentare Mauro Lucentini, l’assessora regionale all’Istruzione Giorgia Latini, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti, il sindaco Michele Ortenzi e la sua giunta, con in testa il coordinatore provinciale della Lega, Alan Petrini.

«È stato un anno travagliato – ha esordito Sasso – in cui la comunità scolastica è stata nettamente superiore alla classe politica. Ora ne stiamo uscendo e, in questo, le Marche hanno una marcia in più». «Laboratori come questo ci fanno capire che questa è la direzione giusta e che i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) devono essere utilizzati in maniera intelligente», ha aggiunto il sottosegretario.

Le due aule didattiche inaugurate stamattina sono state allestite con i fondi del Ministero dell’Istruzione e la compartecipazione del Comune di Montegiorgio. A utilizzarle, non saranno solo gli studenti della primaria “Ceci”, ma tutti quelli dell’Isc “Cestoni”.

La decisione di sistemare le nuove attrezzature nella scuola del centro storico – ha spiegato l’assessora comunale all’Istruzione, Michela Vita – vuole essere anche un modo per rivitalizzare il borgo. Che è stato poi il tema della tappa ascolana di Sasso, coi sindaci del cratere.

«Non ci possono essere – ha spiegato il sottosegretario – prime classi di quattro alunni, perché la norma non lo consente. Cercheremo di emendare quello che sarà possibile, ma bisognerà fare in modo che quei territori abbiamo qualche iscrizione in più. Per farlo, dovranno essere appetibili per le coppie, soprattutto giovani. È questo il senso del governo di unità nazionale: cercare di dare ai bambini che hanno subito una deprivazione culturale spaventosa e alle loro famiglie la possibilità di poter vivere il futuro».

In merito alla questione classi e cratere è intervenuto anche Ugo Filisetti, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale: “Nelle Marche assegnate le classi per tutti i comuni del cratere, prevedendo 40 classi in deroga rispetto al Dpr 81 cioè al numero di alunni minimo che devono avere le scuole. La media di alunni per classe nel cratere - ha riferito Filisetti - è decisamente più bassa rispetto al resto della regione, 11-12 rispetto alla media di 20, questo proprio per favorire la ripresa di questi territori.

Abbiamo messo a disposizione nel cratere mille posti studente in più alla Primaria, mille posti studente in più all'Infanzia e 500 alle scuole medie per consentire l'eventuale rientro le scuole hanno a disposizione una serie di posti liberi per poter accettare il ritorno di nostri studenti”.

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