FERMO – L’ufficio scolastico regionale, l’ex provveditorato, chiarisce l’iter che porta una classe in quarantena. Il primo punto è che “L’individuazione delle classi, degli studenti o del personale scolastico ai quali non è consentita la presenza presso la sede scolastica, in particolare per la loro messa in quarantena, e la determinazione della durata di questa spetta all’autorità sanitaria competente per territorio”.
Durante l’ultima riunione del Tavolo regionale per la sicurezza, è stato anche stabilito che “le comunicazioni riguardanti la messa in quarantena e la relativa durata della stessa possono inoltre essere effettuate via telefono, stante il sovraccarico lavorativo dei Dipartimenti di prevenzione”.
Il secondo punto è quello però più impattante: “Per il personale scolastico e gli studenti che non siano in quarantena, ma in attesa del tampone, non è pregiudicata la presenza a scuola. L’autorità sanitaria raccomanda tuttavia in questi casi l’uso rigoroso della mascherina da parte del soggetto interessato”.
Il direttore Filisetti è entrato poi nel merito dell’uso delle palestre delle scuole da parte delle associazioni sportive: “Tema essenziale per rendere possibile la sollecita ripresa della pratica dello sport di base, rivolto soprattutto ai giovani. La concessione spetta all’ente locale (Comune o Provincia) ma ogni parte, attrezzature incluse, dovrà essere sanificata sia al termine delle attività didattiche, o comunque prima dell’utilizzo extrascolastico, dal personale della scuola, sia al termine delle attività dell’associazione sportiva, al momento della chiusura in serata, a carico dell’associazione sportiva”. Sempre che non si accolli il lavoro l’ente proprietario.
Al termine del tavolo l’indicazione finale è quella solita: “Tutti gli attori coinvolti, famiglie, studenti, personale scolastico, seguano rigorosamente le misure di sicurezza da adottare anche fuori degli ambienti scolastici”.
r.vit.