FERMO - Primo giorno di scuola del nuovo Dpcm. Nelle Marche, in realtà, non cambia granché, visto che il presidente Francesco Acquaroli, la settimana scorsa, aveva anticipato il governo, firmando un’ordinanza con cui stoppava, da martedì, la didattica in presenza per tutte le scuole superiori. Misura, appunto, confermata dal decreto del 3 novembre. Idem per le università. A casa, fino al 3 dicembre, quindi, gli studenti più grandi, eccezion fatta per quelli con disabilità o problemi di apprendimento e per i laboratori, che potranno continuare a svolgersi a scuola. E pare i primi anni.
In Italia sono quattro milioni di alunni delle scuole statali e paritarie (oltre il 47% dell'intera popolazione scolastica) che per almeno un mese non andranno a scuola e parteciperanno alle lezioni in remoto da casa, come era successo dal marzo a giugno scorso. Nelle Marche sono 216.194 72.900, il 33,7%.
La vera novità riguarda gli studenti più piccoli, che continueranno a stare in classe, ma dovranno portare la mascherina per tutta la durata delle lezioni. Misura che sta suscitando le ire di parecchi genitori. La norma non si applica ai bambini con meno di sei anni e agli studenti «con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina».
Capitolo organizzazione scolastica. L’ultimo dpcm stabilisce riunioni a distanza per gli organi collegiali, il cui rinnovo, previsto in questo periodo, avverrà da remoto, «nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni». Restano sospesi viaggi d'istruzione, scambi, gemellaggi, visite guidate e uscite didattiche, «fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento».
Sospeso pure il concorsone nazionale per l’assunzione degli insegnanti precari delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il 60% dei candidati – fa sapere il Miur – ha già svolto le prove. Francesca Pasquali