di Raffaele Vitali
FERMO – Le scuole aprono le loro porte ai giovani ucraini che vogliono proseguire i loro studi. In tutta la regione. Nel Fermano son 24 quelli già inseriti nelle classi. E questo mentre la provincia è impegnata a difendere 15 classi a rischio chiusura per decisioni incomprensibili, se non per chi vive di numeri e burocrazia.
Un lungo incontro tra l’assessora regionale Latini, il ministro Bianchi e i presidenti delle province delle Marche. “È stato un momento di confronto molto importante – spiega Giorgia Latini – che dimostra l’attenzione verso le nostre richieste, le quali portano con sé tutto il carico di preoccupazioni di tanti cittadini marchigiani e, in particolare, di chi vive nelle aree interne e in quelle del cratere sismico, dopo la proposta fatta dall’Ufficio scolastico regionale di creazione di pluriclassi, perdita di autonomie scolastiche, soppressione e accorpamento di prime classi. Abbiamo ottenuto garanzie sul mantenimento dello stesso organico dell'anno precedente nonostante la diminuzione della popolazione scolastica: 766 posti in più rispetto a quelli che sarebbero stati assegnati in base al numero di iscritti”.
L’assessora ha saputo far comprendere a Bianchi il punto chiave: “La nostra Regione è costituita da tanti piccoli Comuni, ai mancati collegamenti infrastrutturali che obbligano le famiglie e i ragazzi ad affrontare lunghe e costose trasferte, al sovraffollamento di classi nei Comuni più grandi, anche in presenza di alunni con disabilità, situazione che penalizza i percorsi educativi”.
Tornando ai profughi, sui 1700 minori arrivati nelle Marche, 36000 gli ucraini per ora censiti dalla regione sotto il controllo dell’assessore Aguzzi, 191 sono tornati a scuola e di questi 24 nel Fermano: 12 a Fermo (4 Da Vinci, 6 Betti, 2 Tco), due a Monterubbiano, nove a Petritoli e 1 alla materna di Porto San Giorgio.
“Per aiutarli, stiamo lavorando con i gestori del trasporto pubblico per garantire uno spostamento in piena libertà senza costi” ribadisce Aguzzi, che sa già di trovare nelal Steat del direttore Mario Pollicelli piena disponibilità.