FERMO – Screening di massa o, come dice il direttore Licio Livini, “della popolazione per scoprire ed evitare il Covid 19”. La decisione è stata presa dalla Regione, le Asur agiscono insieme con i Comuni. Rimo importante dettaglio: sono esclusi i bambini sotto i sei anni, i sintomatici, chi è in quarantena, chi è in attesa di test molecolare, chi è ricoverato nelle case di riposo.
“Abbiamo una popolazione arruolabile di circa 22mila persone. Siccome sono invitate a presentarsi, per esperienza immaginiamo un 60-70% di adesione” spiega Licio Livini, che guarda anche al domani, agli altri comuni che verranno poi coinvolti e che lui vorrebbe tamponare direttamente al Fermo Forum. “Organizzare tutto questo in un paesino è complesso, arredare un posto per tutto lo staff non è semplice. Ma vedremo prossimamente. Di certo a Porto Sant’Elpidio no partiremo il giorno dopo Natale, anche il personale sanitario ha diritto al riposo”.
L’ORGANIZZAZIONE
“Usiamo – spiega Livini – tamponi antigienici rapidi, forniti dalla regione Marche insieme coni Dpi per gli operatori”. Sei i giorni coinvolti, dal 18 al 23 dicembre con un criterio alfabetico dalle 8 alle 20. “La sede scelta è quella del Fermo Forum, visto che ha una superficie così estesa che ci permette di far defluire bene le auto, ne sono previste almeno 130 all’ora”.
Nessuna folla all’aperto, ma le file di macchine ci saranno, anche se i tre punti di accettazione con tessera sanitaria in mano e modulo con etichette favoriranno il deflusso. “A questo si aggiungono dieci postazioni per il test. Fatto l’esame, il cittadino parcheggia in uno spazio e resta in attesa della risposta, che arriverà via telefono”. Risposta negativa, il cittadino se ne va. In caso di risposta positiva viene preso, nuova accettazione e immediato test molecolare.
L’ESAME
La prima fase è di arruolamento e passa per l’ufficio anagrafe del capoluogo. Saranno 240 persone a ora quelle verificate. Il cittadino porta la tessera sanitaria e il foglio con i dati, poi si sposta nel box esame e senza mai scendere dalla macchina consegna il foglio all’operatore, l’infermiere esegue il tampone e immediatamente parte la linea della processazione che necessita di alcune operazioni tecniche che durano più o meno dieci minuti. Il responso viene validato da un medico ed entra nel sistema informatico.
La Regione fornisce il materiale, ma poi tutto è a carico dell’Area Vasta che si organizza con ore aggiuntive del personale, volontari e predisponendo le risorse per i costi di gestione, come l’affitto del Fermo Forum. “Fondamentale il supporto della Cassa di risparmio che ci aiuta a sostenere l’operazione” sottolinea Livini. Al lavoro ci saranno 14 figure della protezione civile, 40 infermieri, 20 Oss, 20 tecnici di laboratorio e prevenzione, 6 medici, dirigenti del distretto, delle professioni sanitarie e del sistema informatico.
IL SINDACO
Tempi stretti, altrimenti la fotografia sarebbe inefficiente. Calcinaro lo dice dal primo giorno post annuncio regionale. “Sei giorni e non di più. Da qui la divisione dell’anagrafe tra mattina e pomeriggio. Le famiglie possono andare nello stesso momento (anche se ci sono cognomi differenti, ndr) così come la badante. Varrà anche per i domiciliati, pensiamo agli studenti che comunque vivono la città” aggiunge Calcinaro. “Uno screening che sarà anche una prova per la vaccinazione anti Covid”.