FERMO - Nel corso della notte appena trascorsa, un equipaggio della Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha arrestato un clandestino tunisino che si è reso responsabile dei reati di resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale nonché del reato di danneggiamento aggravato dell’autovettura di servizio. E’ un senza fissa dimora gravato da innumerevoli precedenti.
In particolare, nel corso dell’incessante attività di controllo del territorio, condotta senza soluzione di continuità da tutte le pattuglie della Questura per la prevenzione e repressione dei reati, gli Agenti della Squadra Volante venivano inviati in ausilio di altro personale interforze del servizio congiunto alle prese, in via Tobagi a Lido Tre Archi di Fermo, con un gruppo di nordafricani di età compresa tra i diciassette ed i ventisette anni, violenti e insofferenti a qualsiasi controllo.
Nello specifico gli extracomunitari, non appena i poliziotti palesavano l’intenzione di procedere al controllo, iniziavano a tenere atteggiamenti arroganti e provocatori, gridando agli agenti di andarsene senza effettuare il controllo, divenendo esponenzialmente sempre più iracondi fino a scagliarsi all’unisono, in un vortice di violenza, contro uno degli agenti il quale in sua difesa estraeva senza riuscire ad utilizzarla, l'arma ad impulsi elettrici, il "taser".
A questo punto uno dei magrebini, dopo aver spintonato un agente, si dava alla fuga verso i prospicienti giardini pubblici, seguito immediatamente anche da un altro dei suoi compari. Iniziava un breve inseguimento, durante il quale intervenivano altri poliziotti i quali tentavano senza riuscirci di bloccare il ventisettenne e poi di sbarrargli la strada intimandogli più volte Ia resa.
Uno dei due magrebini, per tutta risposta, si scagliava con tutto il peso del corpo addosso all'agente, finendo rovinosamente a terra con lui. Il delinquente, a questo punto, nel chiaro intento di procurarsi lesioni, tirava testate contro il terreno, incurante dei tentativi degli agenti di calmarlo.
All'esito di queste concitate fasi, il tunisino veniva posto all'interno dell’autovettura di servizio, ma per gli agenti non era finita qui; infatti, l’uomo, non ancora soddisfatto delle illegalità fin lì compiute, iniziava a assestare testate contro il finestrino posteriore dell’auto della Polizia, infrangendolo, fino a sradicarlo completamente e, non ancora appagato, si allungava sui sedile posteriore e sferrando calci a piedi uniti, continuava l'attività di danneggiamento fino a rendere la porta della vettura inutilizzabile.
Con l'ausilio dell'unità cinofila della Guardia di Finanza si effettuata una perlustrazione nella zona teatro dell’accaduto, successivamente alla quale, nelle intercapedini di un muro di un immobile spuntavano 11 involucri di cocaina e 5 involucri di eroina celati all'interno di una scatolina di caramelle nonché 11 stecche di hashish.
La sostanza stupefacente veniva sequestrata e il giovane, in delinquente incallito già noto alle Forze di Polizia per numerosi reati in materia di stupefacenti, sorvegliato speciale per 5 anni e con obbligo di stare fuori dalla provincia di Fermo, bensì un obbligo di soggiorno nel comune di Ripatransone, evidentemente violato, dopo il fotosegnalamento è stato tratto in arresto e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria la quale, nella mattinata, durante l’udienza direttissima ha disposto le misure dell’obbligo di firma e di dimora nelle ore notturne presso un comune del fermano.
I poliziotti, sono dovuti ricorrere alle cure mediche per le lesioni riportate, che solo grazie alla loro prontezza di riflessi ed alla elevata professionalità e capacità operativa, sono state relativamente lievi.