di Francesca Pasquali
PORTO SANT'ELPIDIO - Scogliere e villa Baruchello. Si sbloccano le
grandi opere a Porto Sant'Elpidio. Mentre è ancora incerto il futuro
dell'ex Fim, in primavera, partiranno due attesi cantieri. Uno
riguarda il primo stralcio delle scogliere emerse. In settimana sarà
approvata la determina per la gara d'appalto. L'intervento costerà
circa 6,085 milioni, durerà un anno e mezzo e consisterà nel
rifiorimento della soglia sommersa delle barriere soffolte dal
pennello della foce del Tenna al sottopasso di via Pesaro. Poi,
toccherà al completamento del primo stralcio dei lavori verso nord,
fino al Fosso dell’Albero. Insieme, verranno realizzati una vasca di
prima pioggia per mantenere alta la qualità delle acque balneari e il
ripascimento in prossimità del limite nord, per mitigare gli effetti
sottoflutto. Entro maggio si saprà il nome della ditta che effettuerà
i lavori, che saranno interrotti da metà giugno a fine agosto per la
stagione balneare. «Dopo l’inserimento del progetto delle scogliere
emerse nel piano regionale di difesa della costa, finalmente, si darà
il via a un intervento fortemente sentito e voluto dall’intera città,
ormai da anni sotto scacco del mare», il commento del sindaco Nazareno
Franchellucci.
L'altro fronte è quello di villa Baruchello. Dopo il parere positivo
della Soprintendenza, la giunta ha approvato il progetto definitivo di
recupero e valorizzazione. Che partirà con la manutenzione ordinaria e
straordinaria del bosco. Dopo Pasqua, approvato il progetto esecutivo,
toccherà al resto. Cioè alla ricostituzione dell'esedra, lo spazio a
semicerchio che sarà invertito rispetto a quello attuale e illuminato,
il giardino d’inverno e il restauro della limonaia. Il giardino, cuore
pulsante della villa, sarà riqualificato con «la riproposizione di
linee e geometrie proprie delle ville italiane, di cui la fontana
diverrà il baricentro», spiega il vicesindaco Daniele Stacchietti. E
poi il teatro della Verzura, frutto della messa a sistema del giardino
e della scalinata che dà verso il bosco, il semenzaio, «per
ripristinare il patrimonio della diversità biologica», e il roseto,
«per esaltare un’essenza che è connessa alla villa e creare ricordi
indelebili nella memoria dei nostri concittadini». La villa sarà,
infine, messa in sicurezza con recinzione, cancelli e
videosorveglianza.
E infine, l'ultima news: "il Ministero della Cultura – Soprintendenza delle Marche , la Regione Marche e la Provincia di Fermo non hanno espresso interesse all’esercizio del diritto di prelazione in relazione alla compravendita del bene vincolato ai del DLGS 42/2004, denominato ex Cine Teatro Beniamino Gigli". Per cui ora non c'è più alcun blocco per l'avvio del pieno recupero da parte del Comune.