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Scogliere e villaggi, Putzu chiama e il Governo risponde: "Milioni veri per la difesa della costa e più promozione turistica"

28 Aprile 2023

PORTO SANT’ELPIDIO - Le amicizie romane Andrea Putzu se le gioca tutte in vista del voto di metà maggio. E così è arrivato a Porto Sant’Elpidio un altro membro del governo Meloni, il sottosegretario Claudio Barbaro. “È venuto più volte, anche alle regionali, dove mi ha sostenuto personalmente, ma soprattutto ha acceso un faro sulla nostra città” introduce il consigliere regionale, leader di FdI in città, davanti a una decina di imprenditori balneari riuniti al villaggio Le Mimose.

Il sottosegretario all’Ambiente è chiamato a intervenire sul tema della difesa della costa. “Noi siamo all’opposizione da 70 anni, da quando è stata creata la città. Ero in Consiglio a 19 anni e se ne parlava. Oggi continuiamo a portare avanti la battaglia per le scogliere. Sentire il Pd provare ad appropriarsi delle scogliere emerse mi fa sorridere. Ma bisogna dire la verità”.

Putzu snocciola numeri e date. “Questa amministrazione ha in capo la progettazione e direzione lavori per un progetto di fattibilità da 24milioni di euro nato nel 2019. Costi che sono lievitati a 27. Ma in quella delibera c’era scritto che i fondi del comune erano poco meno di tre milioni. Ha finito per usarne 1,5 spendendone invece 3,3 per il Gigli. Scelte, quindi, che bisogna ricordare. Qualcuno ha fatto credere che la delibera id Giunta significasse fondi certi. Invece erano passaggi per poter arrivare anche alla piattaforma Rendis, che però ha bisogno di decisioni regionali e ministeriali, soprattutto è la regione a decidere le priorità. E così vale per il Pnrr. Fondi sono arrivati grazie al presidente Acquaroli: prima 2,9 milioni, poi 8,4”.  

Nel 2004 la prima mozione di Putzu sulle scogliere emerse, con il voto contro di chi il Comune lo guidava “contrario” ricorda. Eppure, tutti parlano di turismo. “Spiaggia protetta e lunga, questo è quello che garantiremo in futuro, anche perché gli imprenditori se lo meritano”. La politica farà la sua parte, dalle bretelle attorno a Porto Sant’Elpidio alla mare-monti via Pnrr sisma e fondi regionali. “Da qui a dieci anni avremo una costa protetta, un turismo nuovo e viabilità efficiente” ribadisce Putzu lasciando la parola a Massimiliano Ciarpella, il suo candidato.

“Per noi è una priorità la difesa della costa. C’è chi è qui e dal 2003 si batteva. E poi nel 2008, con il Pdl che ci ha provato, sempre dai banchi di minoranza. Oggi, dopo vent’anni vogliamo arrivare al risultato. Sono felice di poter lavorare da sindaco, se vorrete, insieme con balneari e operatori commerciali e della ricettività diffusa. Dobbiamo tutelare i tre villaggi che garantiscono 5000 presenze a settimana, è compito dii un sindaco convogliare risorse per migliorare i servizi necessari, anche a livello di eventi e momenti di attrazione, destagionalizzando”.

Un passaggio di Andrea Balestrieri e Giorgio Marcotulli, “sulle scogliere abbiamo dato continuità a un progetto iniziato che si sarebbe altrimenti arrestato”, poi è il momento del sottosegretario Barbaro. Che alla fine si confronterà anche con gli operatori. “Sono entrato in Parlamento con la Lega, poi ho trovato in Fratelli d’Italia la mia casa proprio grazie alla campagna elettorale che ha portato Putzu in Regione. Insieme ora dobbiamo sbloccare meccanismi di potere che segnano il territorio. Le amministrative sono un passaggio fondamentale in questo percorso di riavvicinamento reale, perché ci permettono anche di agire sul sistema burocratico. Oggi abbiamo una filiera capace che può svoltare davvero il Paese. E lo faremo anche per la difesa della costa”.

Del resto, alla direzione della gestione del dipartimento Pnrr è arrivato un ‘amico’, Patrizio Penna, di Barbaro e Putzu “e questo permetterà di parlare la stessa lingua con chi può agire davvero sulle scelte”. E che sia un vantaggio Putzu non ha dubbi: “Dalla difesa della costa alle infrastrutture, avremo un interlocutore diretto”.

Una domanda arriva da Piero De Santis, Il Gambero: “Portiamo avanti da anni un progetto sula pulizia del mare. A che punto è il decreto attuativo della legge salva mare?”. Il sottosegretario ammette: “Siamo in ritardo, ne parleremo la prossima settimana. Stiamo lavorando a un miglioramento delle politiche in educazione ambientale, considerando che ancora gira un claim al ministero di 25 anni fa”.

In chiusura parla Daniele Gatti: “Per la prima volta sento snocciolare dati reali sull’appeal turistico. Negli otto chilometri di costa abbiamo tre villaggi che generano 4500 presenze turistiche a settimana. Le campagne elettorali vanno fatte con i numeri e Ciarpella li conosce. Questo paese può essere una macchina da guerra nel turismo. Il problema negli anni è stato osteggiare le attività, ingenerando una insana sensazione tra i cittadini come se volessero tenere i turisti all’interno. Ma non è così, noi creiamo una permeabilità stabile verso il paese. Ma serve un paese a vocazione turistica. Chi esce dal villaggio deve trovare eventi e appeal, dai servizi alla pulizia. Noi investiamo milioni di euro, più di quanto fa un comune, ma è il nostro core business. Sfruttate la nostra potenzialità, il nostro turista vuole vivere il territorio, spero che il prossimo sindaco lo capisca. Intanto so che Ciarpella sta sul pezzo e parla con i numeri”.

Il candidato prende l’assist e rilancia: “Dobbiamo modificare la programmazione della città. Non si può pubblicizzare il primo maggio due settimane prima. E così l’estate. Ci vuole un lavoro molto più profondo. Mi auguro che, quando sarò sindaco, la promozione di quanto si farà in città arrivi anche dentro i villaggi. Perché dovremo avere una città attraente anche d’inverno e magari chi sta vivendo l’estate in uno dei villaggi tornerà pre una delle iniziative. Metodo e promozione attiva, lavorando anche insieme con l’Atim”.

L’ultimo passaggio è di Fiorenzo Talamonti: “La Bolkestein ci fa soffrire da quindici anni. Siamo dipinti come approfittatori. E quindi, che accade?”. L’esponente di Governo prova a rassicurare: “Stiamo cercando di capire la miglior forma di tutela, questo glielo garantisco. Ma c’è una procedura di infrazione da affrontare”. Infrazione che verrà aperta tra due mesi, deroga concessa dall’Europa, se non saranno intraprese azioni chiare.

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