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Sciopero generale, Fermo punta sui giovani. De Grazia e Tarquini: "Pensiamo al loro futuro. Speriamo Calcinaro stia con noi in piazza"

15 Novembre 2023

FERMO – Alessandro De Grazia e i vertici di Cgil e Uil sono pronti a scendere in piazza per lo sciopero generale. “Insieme venerdì 17. Ci saranno manifestazioni in tutte le province delle Marche”.

A Fermo, appuntamento in piazzale Azzolino dalle 930 alla presenza anche di Grazia Gabrielli, componente della segreteria nazionale. “Ci saranno interventi dal palco intervallati da momenti musicali, anche per coinvolgere studenti e mondo universitario. Perché la Legge di Bilancio anche su scuola e precarietà non fa nulla”.

Coinvolgere gli universitari è una sfida: “Speriamo quindi che partecipino, anche per questo li incontriamo già questa sera insieme con l’associazione Gulliver”.

Sono mesi che i sindacati in realtà sono mobilitati. Prima in maniera unitaria, poi la CISL si è sfilata. “Da anni sui temi del lavoro, della precarietà, dei salari bassi, delle pensioni di giovani e donne chiediamo ai governi di intervenire. Risultati spesso e volentieri scarsi”.

Non rinunciano però al confronto, anche con il governo Meloni. “Però se penso al decreto maggio che ha reintrodotto i voucher e tolto le condizionalità sui rapporti di lavoro a termine, la strada non è quella giusta” prosegue De Grazia. Che poi snocciola i tre punti chiave.

Lavoro, precarietà e bassi salari: “La prima questione è il salario minimo. Qualcosina si era fatto in precedenza, ma non è più una priorità. Tutto questo impatta sui giovani, su quella fascia under 35 che ha un inizio di lavoro molto precario e che quindi è destinato a una pensione da fame”

Fisco. “Perché un dipendente deve pagare tra 27-43% di aliquota e un autonomo il 15%, anche chi ha reddito da affitti o finanza? È nato un sistema che contrae le aliquote facendo l’opposto di quello che prevede la Costituzione, con fisco equo e progressivo. Parlano di aumento di busta paga, ma questo avviene se rinnovi i contratti, non con il fisco dove al massimo darai 20 euro a dipendente”.

Previdenza: “Il Governo ha costruito parte della campagna elettorale sulla Fornero e invece l’ha peggiorata. Da Opzione donna a quota 103 fino alla rivalutazione delle pensioni, tutto è peggiorato. E chi può scappa, vedi i medici (caso Gentili, ndr), cosa che andrà a peggiorare la situazione. Non ci sono risorse per rinnovare i contratti dei dipendenti pubblici”.

È rottura totale, quindi, “perché ci hanno presentato sempre qualcosa di deciso”. La speranza è che i lavoratori rispondano e partecipino. “Il quadro è peggiorato, ci sono famiglie con due stipendi che non arrivano a fine mese. Stiamo togliendo fiducia nel futuro ai più giovani”. Ed è a loro che guardano, non solo ai pensionati e ai garantiti come spesso si fa intendere.

Un dispiacere lo evidenzia Alberto Tarquini, segretario Uil Fermo: “Fa male vedere un volantino senza il terzo sindacato. Sono riusciti a rompere l’unità sindacale, creata con grande difficoltà. C’è gente a cui ufficialmente piace quello che il Governo sta facendo. Noi, che vediamo la sofferenza quotidianamente nei nostri uffici, che affrontiamo problemi veri e necessità, a questo dobbiamo rispondere. Il sindacato è diventato il baluardo, dopo c’è la disperazione. E facciamo il possibile. Governi sempre più distratti che non mettono impegno in quello che ci hanno raccontato. Non facciamo politica, noi diamo rappresentanza”.

Non è una questione politica, lo ribadiscono. Del resto le critiche non sono mancate neppure in passato. La speranza finale è che “magari ci sia una presenza istituzionale, anche se non ci crediamo molto. I cittadini sono la prima linea di ogni istituzione, i sindaci dovrebbero essere i primi a preoccuparsi, dalla sanità agli alloggi fino al lavoro precario. Ci piacerebbe avere con noi il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. vedremo” conclude Silenzi supportato dalle due colonne della Cgil territoriale, Barbara Micheleic e Luca Silenzi.

r.vit.

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