FERMO – Mai come quest’anno erano attesi. Anzia, la decisione di rinviarli ha fatto storcere il naso soprattutto al mondo della moda, che era pieno di merce non consegnata. Da oggi, però, vetrine colorate con cartelli e scritte con una sola parola: saldi. Con tanto di notte di shopping a Porto San Giorgio.
Le prospettive sono timidamente positive, con un interesse dei consumatori in crescita: 6 italiani su 10 hanno già deciso di acquistare, qualcuno in realtà ha già cominciato sul web. Un dato quasi doppio rispetto al 33% registrato in occasione dei saldi estivi dello scorso anno.
Il problema è che le persone vogliono comprare, ma vorrebbero farlo risparmiando ancora di più. infatti, il budget medio previsto per gli acquisti è di 116 euro, il 20% in meno di un anno fa (146 euro). I dati sono della Confesercenti, che ha effettuato un sondaggio tra mille consumatori e 600 imprese del commercio di abbigliamento e calzature. “I negozi hanno un vasto assortimento e offrono sconti più alti del solito, anche per cercare di recuperare parte della liquidità persa durante il lockdown e contenere i danni di un anno difficile: i consumatori troveranno, presso i negozi, la qualità di sempre a prezzi mai visti. In gioco c’è il futuro della rete dei negozi di moda” commenta Fabio Tinti, presidente nazionale Fismo Confesercenti. E con i negozi c’è in gioco anche il futuro dei produttori, che aspettano i pagamenti di chi ha ricevuto e ordinato la merce.
Solitamente, infatti, i saldi estivi prendono il via il primo weekend di luglio, mentre quest'anno la Conferenza Stato Regioni ha deciso di posticipare l'apertura delle vendite a saldo al primo agosto, vista la ripartenza difficile: nei due mesi di riapertura piena delle attività (giugno e luglio) le imprese del settore hanno registrato un calo medio del 26% del fatturato. La scelta di posticipare i saldi, però, ha diviso i commercianti: solo il 50% ha condiviso lo spostamento.
E infatti, due negozi su dieci, proprio per questo, hanno praticato promozioni pre-saldo nel mese di luglio. Anticipi o no, i consumatori sembrano comunque orientati a sfruttare l'occasione dei saldi su più canali di vendita. Con buone previsioni per i negozi indipendenti: il 29% segnala di voler compiere qui i propri acquisti, una quota di poco inferiore a chi sceglie le grandi catene (33%). Il 26% negli outlet, mentre il 16% si rivolgerà ad un negozio di un brand in franchising e il 25% continuerà a usare il computer.
Cosa si acquista? Scarpe e magliette saranno i prodotti più ricercati: le calzature sono nella lista degli acquisti da fare del 56% dei consumatori che parteciperanno ai saldi, il 48% per le magliette. Percentuali piu' alte del solito, indice forse di 'acquisti rimandati' negli ultimi mesi. Seguono, nei desideri dei clienti, camicie e camicette (indicate dal 32%), intimo (26%) e costumi (18%). "Quest'anno i saldi estivi sono un'ottima occasione per i clienti, ma – conclude Tinti - fondamentale sarà che anche il governo dia una mano, estendendo ad esempio al commercio i benefici fiscali previsti per le rimanenze di magazzino di prodotti ad alta stagionalità".