MONTEGRANARO – In attesa che si raggiunga un accordo di pace tra russi e Ucraina peer ridare serenità all’area e ripristinare vecchi sbocchi commerciali per la moda italiana e le scarpe marchigiane in particolare, Assocalzaturifici apre le porte della fiera in Kazakistan.
Da oggi a venerdì, 86 aziende italiane partecipano a La Moda Italiana@Almaty. L'evento è organizzato da Assocalzaturifici ed Ente Moda Italia, con la collaborazione di ICE Agenzia, è cofinanziata dalla regione Marche e dalla regione Campania.
Sono attesi 400 buyer provenienti da tutte le province del Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan. Di questi 90 sono stati chiamati direttamente dall’Ice. Non solo scarpe a dire il vero, visto che tra i cento brand ci sono anche abbigliamento e accessori.
“Se consideriamo il macro comparto degli accessori moda, verso l'intera area, Kazakistan e Uzbekistan, le esportazioni nei primi 10 mesi del 2024 hanno raggiunto 71,48 milioni di euro, con un incremento del +6,8% rispetto al 2023. Il settore calzaturiero ha rappresentato il 65,8% delle esportazioni totali (47 milioni), seguito dalla pelletteria con il 26,8%, la pellicceria con il 6,9% e la concia con lo 0,5%. L'incremento diventa esponenziale se paragonato al periodo pre Covid, segnando globalmente un aumento del +138,2%” spiega la presidente di Assocalzaturifici e Confindustria Accessori Moda, Giovanna Ceolini.
Per le Marche Kazakistan e Uzbekistan valgono 12 milioni di export, nei primi dieci mesi del 2024 (il 26% dell’export nazionale. Da qui la presenza di calzaturieri, con in testa Marino Fabiani, reduce da un buon Micam “in cui abbiamo incontrato numerosi buyer dell’area russa. Quindi ad Almaty puntiamo a concretizzare ulteriormente l’interesse ricevuto sulla nuova collezione” (nella foto Fabiani in fiera con buyer e Matteo Scarparo, responsabile estero di Assocalzaturifici).
“Un mercato che ama le scarpe made in Marche, ma è una nicchia. Giusto presidiarlo, ma è da altre zone che ci attendiamo numeri fondamentali per il nostro distretto” aggiunge Valentino Fenni, presidente della sezione calzature di Confindustria Fermo.
“Il Kazakistan è uno come sbocco commerciale per il Made in Italy. In un contesto geopolitico incerto, con le incognite legate alla Russia, diventa ancora più cruciale poter contare su un mercato stabile e in espansione come quello kazako, che offre reali opportunità alle nostre imprese” ribadisce il vicepresidente di Confindustria Moda.
Oltre alla vendita, Assocalzaturifici punta anche a emozionare i buyer e ha organizzato il seminario ‘Come si crea una scarpa: dall'idea al prodotto finito’ per far vedere come si costruisce una scarpa. “Edizione dopo edizione l'iniziativa raccoglie record dopo record. Solo pochi anni fa – commenta Martino Castellani, direttore dell’ufficio ICE di Almaty - la partecipazione italiana era di 30-40 aziende in tutto. La moda italiana ha raccolto in Asia Centrale risultati lusinghieri”.
Il tutto con il supporto dell’ambasciata italiana ad Astana che ha messo a disposizione Aniello Petito: “Quest'anno abbiamo raggiunto il record di espositori italiani alla fiera, segnale inequivocabile dell'interesse crescente del popolo kazako in uno dei settori di eccellenza del Made in Italy”.