di Raffaele Vitali
FERMO - Azioni mirate per il rilancio del calzaturiero. Lo slogan del nuovo bando, che è anche educativo, è ficcante: ‘Con i piedi per terra’. “C’è ottimismo. La campagna vaccinale prosegue e presto entrerà anche nelle aziende. Stano ripartendo anche le fiere e in Giunta abbiamo pensato, dopo aver ascoltato gli stakeholder, di stanziare fondi per un bando fashion green” introduce Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche.
Si parla di scarpe ecologiche, pensate e realizzate abbinando manifattura e innovazione. “Sono numerose le aziende che nel distretto fermano-maceratese hanno nel campionario prodotti di questo tipo. Aiutarli è importante per riprendere fasce di mercato adeguate”. Il calzaturiero merita un’attenzione particolare: “Non è questione di preferenze, ma di impatto economico. Le imprese calzaturieri svolgono un ruolo sociale nei loro comuni. Sono certo che questo primo bando, legato ai campionari, potrà essere ampliato anche con fondi regionali”. Fa squadra il calzaturiero, sempre più in questa fase e infatti oltre ai vertici camerali ci sono quelli di Confindustria e Cna, di Fermo e Macerata.
IL CONTESTO
Nelle Marche si trovano quasi 3 imprese su 10 di quelle italiane del comparto calzaturiero, il 29,6%. Questo dato spiegherebbe già da solo l’impatto che la crisi del settore ha avuto sulla regione. Se poi si entra nel dettaglio, in provincia di Fermo ha sede il 19,5% delle 12.110 imprese calzaturiere della Penisola, a Macerata un altro 8,2%. Nel panorama nazionale, Napoli, con 1.450 imprese calzaturiere, è la seconda per incidenza sul totale nazionale (12%), ma ha una minore specializzazione in rapporto al proprio territorio (0,5%).
Focalizzando l’attenzione sulle due province marchigiane con la più spiccata specializzazione calzaturiera, si possono individuare i comuni nei quali le imprese di fabbricazione di calzature fanno osservare numeri assoluti rilevanti e allo stesso tempo un’incidenza elevata sulle imprese totali comunali; essi sono, nella provincia di Fermo, Montegranaro (374, 24,5%), Monte Urano (339, 32,2%), Porto Sant’Elpidio (588, 19,1%), Sant’Elpidio a Mare (409, 22,4%); in provincia di Macerata Monte San Giusto (205, 24,2%) e Morrovalle (142, 12,5%). Imprese che per l’80% hanno meno di 10 dipendenti.
IL BANDO
“Puntiamo su idee fresche e giovanili, che valorizzino le collezioni puntando anche su nuovi materiali. Un made in Italy più sostenibile economicamente e a livello ambientale” riprende Gino Sabatini, che apre anche un altro file, quello della logistica. “Noi possiamo fare tutto, ma poi serve una connessione efficiente. Questo significa strade, fibra e piattaforme di vendita”. Sono ammesse a contributo le domande delle imprese per la realizzazione di uno o più campionari e/o collezioni che prevedano almeno una delle seguenti linee di intervento sapendo che le scarpe sono costituite da 18 parti: l’acquisto di materie prime naturali o rinnovabili o biodegradabili per la creazione del prodotto; la realizzazione di processi produttivi a basso impatto ambientale, “percorsi di certificazione”; la tracciabilità dei prodotti; l’utilizzo di packaging sostenibile.
Dietro la redazione del bando c’è la dottoressa Costantini: “Facciamo dell’economia green una opportunità. Questo è un bado di rendicontazione, si apre in autunno, in modo che le aziende hanno modo di pianificare strategie”. Ogni impresa può presentare solo una domanda, il contributo è fino a 5mila euro e comunque non supera il 50% dell’investimento.
LA POLITICA
Non c’è il primo cittadino di Montegranaro, comune commissariato, e così spetta a Paolo Calcinaro commentare: “La Camera di commercio è molto vicina al territorio fermano. Presentare fisicamente questa azione, e non solo online, è la riprova della voglia di lasciarsi alle spalle un lungo periodo di difficoltà”. a Fermo nelle prossime settimane altri 400mila euro verranno investiti nel settore delle Pmi, con finanziamenti anche a chi apre e assume nel territorio. Un incrocio di fondi europei, comunali e regionali che Calcinaro sta veicolando sulla città.
Moira Canigola, presidente della Provincia, viene da uno dei comuni in cui il calzaturiero incide di più. “Sabatini è un portatore positivo di progetti. Destinare risorse per il calzaturiero significa aiutare un intero territorio anche dal punto di vista sociale. Legare il bando al green, che è uno degli obiettivi del Recovery Found, significa dare uno spunto all’innovazione dell’intera filiera del distretto.
L’UNIVERSITA’
Il rettore Gian Luca Gregori non poteva mancare: “Non si può dimenticare che le calzature sono un tema chiave. Abbinarlo alla sostenibilità e all’economia circolare diventa fondamentale. bisogna fare campionari con nuovi materiali e con una filiera differente. L’approccio non può che essere multidisciplinare: competenze ingegneristiche e di marketing si fondono, questa la sfida della Politecnica”.
IL SOSTEGNO
Dopo il bando fiere,” che è rifinanziato per il 2021”, e quello legato al b2b e alla formazione, ecco il mondo dei campionari. Riciclo, sostenibilità e rispetto della natura: questo il primo passo per aiutare il fashion. “Le fiere principali, dal Pitti al Garda fino al Micam ripartono. Diamo modo con questo primo bando di favorire nuovi campionati per scarpe con codice Ateco legato alla produzione, ma il bando favorirà tutti perché poi le imprese devono comprare i vari componenti” precisa Andrea Santori.
La Camera di Commercio ha erogato 7 milioni di euro alle imprese, aiutando 1939 aziende marchigiane di cui 620 fermane. “nessun assistenzialismo, noi diamo risposta alle necessità. Questo va compreso, noi siamo il collettore delle azioni che possono andare incontro ai bisogni”.
LE ASSOCIAZIONI
“Cinquemila euro sono pochi” commenta secco Valentino Fenni, vicepresidente di Assocalzaturifici, anche se con il sorriso. ma questo lo sa anche Sabatini: "Ora speriamo che la Regione ampli il plafond, intanto noi stanziamo mezzo milione”. Fenni parla di “ente camerale all’avanguardia che riesce ad anticipare di sei mesi almeno le altre istituzioni. Qui i soldi promessi poi arrivano. Nelle Marche ci sono 3mila aziende di calzature quindi la regione deve capire quanto pesiamo”.
Sintonia con Fenni per Paolo Silenzi: “Questi sono bandi utili. Speriamo che non appena avremo debellato la crisi sanitari si affronti quella economica. Noi vogliamo dare messaggi positivi, perché sappiamo che entro giugno il mercato ripartirà. Il calzaturiero ha una produzione ciclica, giusto quindi partire da qui come bandi. Noi ora dobbiamo sollecitare le aziende a partecipare, facendo capire l’importanza del percorso legato alla sostenibilità, valorizzando chi è più avanti di altri, magari attraverso certificazioni mirate”. Infine Macerata sempre presente alla chiamata di Fermo, sono ‘sorelle’ e presto potrebbero diventarlo davvero a livello confindustriale.