MONTEGRANARO - "Il comparto del made in Marche è in buona salute un trend in crescita ormai da nove trimestri consecutivi". L'assessore regionale Andrea Maria Antonini guarda con fiducia a settembre, da sempre mese chiave per il settore calzaturiero tra fiere che finiscono, Germania, e altre che partono, Parigi e Micam.
Anche se in realtà non è tutto oro quello che luccica e sulla prossima stagione c’è più di una incognita che incombe. A cominciare dal rallentamento economico della Germania, che è il primo cliente del distretto fermano. L'indice Ifo, che misura il sentiment delle imprese tedesche, è sceso ad agosto a 85,7, dagli 87,4 di luglio, al di sotto delle attese degli economisti. E anche il Pil è immobile.
Da Düsseldorf, dove le aziende sono in fiera anche grazie al supporto economico di Regione Marche e Camera di Commercio delle Marche del presidente Sabatini, arrivano segnali di vita. Ma i tedeschi sono sempre più attenti al prezzo. L'azienda speciale Linea ci crede, come conferma la presidente Orlandi che in Germania ha portato una collettiva di 16 aziende, alcune alla prima volta.
"La Germania - spiega l’imprenditrice - seppure con una lieve flessione nel primo trimestre 2023, rimane il quinto mercato di destinazione dei prodotti marchigiani (nella loro totalità) all'estero, con un valore delle esportazioni che ammonta a 403 milioni di euro".
La presidente Orlandi crede nella promozione e così nelle fiere: "A luglio abbiamo ospitato gli influencer dagli Stati Uniti per promuovere la qualità e l’eleganza unica delle produzioni marchigiane verso il mercato USA, in questi giorni Shoes Düsseldorf che è la prima della stagione e siamo già al lavoro per la promozione del distretto in occasione del Micam di Milano”.
Strategie chiare come conferma Andrea Maria Antonini, assessore allo Sviluppo Economico: “Il settore moda è in crescita del 19% rispetto al periodo del 2022, la scelta di supportare il settore con progetti strutturati di lunga durata, come quello rivolto al mercato americano, funziona. E così faremo al Micam dove ‘richiameremo’ le imprese a strutturare e a rendere più efficienti anche i processi produttivi, a migliorare i sistemi di approvvigionamento e della logistica attraverso l’Intelligenza artificiale e la digitalizzazione”.