FERMO – Importavano anche da Fermo i capi falsi sequestrati al confine tra Italia e Slovenia. La maxi operazione della Guardia di Finanza di Treviso ha smantellato la rete ‘Affari falsi’ Oltre 23.300 capi d'abbigliamento (t-shirt, pantaloncini, scarpe, ciabatte, calzini), del valore di circa 300.000 euro, tutti con false diciture di "Made in Italy" e "Prodotto in Italia".
I prodotti erano sui camion fermati all'uscita dei caselli autostradali di Meolo-Roncade e Venezia Est dove ogni anno transitano oltre cinque milioni di veicoli, in buona parte provenienti dalla cosiddetta "rotta balcanica". Insieme al sequestro della merce, sono stati segnalati alla Procura di Treviso, per falsa indicazione di origine italiana, 15 persone, amministratori delle aziende che hanno importato i prodotti, insieme alle stesse aziende importatrici, con sede a Modena, Teramo, Ascoli Piceno e Fermo.
“Le indagini hanno svelato – spiegano le Fiamme gialle - un diffuso meccanismo di frode: l'import in Italia di rilevanti quantitativi di prodotti con falsa indicazione di origine italiana, ma interamente realizzati in Paesi dell'est Europa, dove molte imprese italiane, grazie al basso costo della manodopera e ai vantaggi fiscali, hanno totalmente delocalizzato le fasi produttive, mantenendo in Italia le sole sedi amministrative e commerciali, danneggiando consumatori e operatori economici onesti rispetto a chi tenta di conseguire facili profitti utilizzando in modo fraudolento il Made in Italy".