FERMO - La Francia è il primo mercato per il distretto calzaturiero fermano-maceratese, prima destinazione dei prodotti della moda made in Marche. Nasce da questa consapevolezza l’iniziativa voluta dalla Regione Marche a Parigi.
Non un periodo a caso, ma durante la Settimana della Moda di Parigi, si apriranno giovedì le porte dell'Ambasciata d'Italia in Francia, guidata da Emanuela D'Alessandro, per vivere ‘Marche en mode’, una sfilata collettiva di moda che mette in luce i nuovi talenti della regione Marche.
Quaranta aziende hanno presentato domanda di partecipazione, 14 quelle scelte che ‘sfileranno’ nei nobili corridoi dell’ambasciata: aziende che vanno dal calzaturiero alla pelletteria, dall'abbigliamento agli accessori, selezionate da ICE Parigi. Il tutto davanti a un centinaio di ospiti con in testa stampa francese, di moda e non, oltre che buyer e istituzioni.
“Noi vogliamo dare visibilità e garantire un ritorno internazionale al nostro mondo imprenditoriale legato alla moda che sappiamo essere in sofferenza. Abbiamo scelto – sottolinea Andrea Maria Antonini, assessore regionale alle Attività produttive - una sede prestigiosa nei giorni più importanti per il fashion a Parigi. Rappresenta un'occasione per tante aziende marchigiane che sono state selezionate e che faranno conoscere il made in Marche, del quale dobbiamo esser orgogliosi”.
La Regione sa di dover fare il massimo per sostenere le aziende con i bandi puntando su innovazione e sostenibilità dei prodotti, e anche con la promozione. “La moda marchigiana risente dell'incertezza dei mercati internazionali - ha osservato l'assessore supportato dalla dirigente Stefania Bussoletti- ma siamo la prima regione italiana, in rapporto alle imprese e agli abitanti, ad aver messo più risorse per sostenere e aumentare la competitività delle realtà territoriali”.
Moda ma anche food, in occasione della sfilata sarà servito un aperitivo con prodotti marchigiani e con chef locali, tra cui Daniele Citeroni, ambasciatore Slow Food nelle Marche. Protagonista assoluto sarà il tartufo, su cui l’assessore punta da tempo peer renderlo un prodotto da consumare tutto l’anno.
Partner operativo è l’Atim, affiancata dalla camera di Commercio, della neo direttrice Marina Santucci: “Il made in Marche ha un valore aggiunto poiché ha mantenuto un contatto vero col territorio, anche grazie al valore intrinseco dei suoi prodotti. Questo appuntamento in Francia - ha concluso - ci ricorda che i flussi dall'estero sono molto aumentati in questi ultimi anni, e proprio dalla Francia nel 2024, rispetto al 2023, c'è stato un aumento del 20% negli arrivi e nelle partenze”.
Antonini, e con lui la Giunta, ha lee idee chiare su dove investire: “Noi puntiamo sempre sulla qualità del prodotto, sulla nostra eccellenza, sulla capacità dei nostri artigiani di presentare prodotti bellissimi e di pregiata fattura”. Che sarà garantita dalle 14 le aziende selezionate per questo evento, portatrici di altrettanti marchi: Shade, Simona Bonacci, Giovanna Nicolai, Ivana Maiolati, Dolcevita e Iris Noble, che incarnano l'eleganza e la creatività del prêt-à-porter femminile; Ferruccio Vecchi e Sorbatti che perpetuano l'eccellenza della modisteria italiana; Dienne e Corso Principe reinventano la pelletteria con audacia e modernità. L'artigianato calzaturiero è rappresentato da Loriblu, Fasciani ed Ernesto Dolani, che uniscono tradizione e innovazione. Infine, ChicÈChic che dà vita all'arte del gioiello con creazioni sofisticate e contemporanee.