FERMO - Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che, nella mattinata del 10 maggio, le Volanti della Questura di Fermo, transitando sul ponte tra Lido Tre Archi e Porto Sant’Elpidio, intercettava un nordafricano su un monopattino elettrico.
L’uomo, alla vista dei poliziotti si dava alla fuga, ma veniva raggiunto e bloccato nei pressi dello Skate Park. Senza neppure la necessità di una perquisizione gli operatori notavano che l’uomo, un quarantenne tunisino pluripregiudicato, portava visibile ed appesa alla cintura una custodia in pelle contenente un coltello di circa 20 cm. L’uomo veniva pertanto immediatamente messo in sicurezza e privato dell’arma.
Accompagnato in Questura venivano svolti ulteriori accertamenti. Il monopattino, infatti, è risultato rubato poco prima, proprio a Tre Archi, ed è stato possibile restituire il mezzo di trasporto al legittimo proprietario.
Il cittadino tunisino è dedito allo spaccio di stupefacenti, reato per il quale è stato più volte condannato, nonché in passato si è reso responsabile di un tentato omicidio, quando nel 2014, unitamente ad altri soggetti, feriva gravemente un connazionale, sempre con un’arma bianca, per un regolamento di conti nel mondo dello spaccio. Il tunisino era anche stato ferito nella sparatoria avvenuta a Tre Archi nel settembre dello scorso anno.
L’uomo era attenzionato da tempo anche dall’Ufficio Immigrazione della Questura, che, nonostante i numerosi alias, nominativi differenti forniti dallo stesso per depistare le indagini, di recente si è riusciti a risalire all’esatta nazionalità del soggetto, ottenendone l’attestazione consolare da parte delle autorità tunisine. Ciò ha consentito di dare esecuzione ad una misura di sicurezza del Tribunale di Sorveglianza di Bologna che ne dichiarava definitivamente esecutiva l’ordine di espulsione. Il Questore pertanto ha adottato la misura del trattenimento presso il CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) a Ponte Galeria, dove è arrivato nella serata di ieri, in attesa del volo per il rimpatrio.
Sempre nella giornata di ieri, verso le ore 11, a seguito di una segnalazione del Comune di Porto Sant’Elpidio, ove i residenti avevano notato un via vai sospetto, gli agenti della Questura di Fermo sono intervenuti in due appartamenti, rispettivamente in via Montebianco e in via Manzoni.
Tre Pattuglie delle Volanti coordinate dal Dirigente, hanno fatto accesso nelle case, trovando di tutto: un registratore di cassa, dei proiettili di un fucile in un vaso, un timbro di un medico ed anche una roncola appoggiata su un muretto. Quanto rinvenuto veniva debitamente sequestrato ma, non finiva qui.
Gli agenti sorprendevano anche un giovane algerino, clandestino già noto alle Forze dell’Ordine per precedenti che vanno dallo spaccio, ai reati contro il patrimonio, a bivaccare all’interno dell’abitazione di via Montebianco. Il nordafricano veniva accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti dell’Ufficio Immigrazione.
La sinergia tra l’amministrazione comunale elpidiense e la Polizia di Stato ha portato a immediati risultati, restituendo le proprietà ai legittimi possessori che hanno provveduto a mettere in sicurezza le loro case.