di Valentina Sabelli
FERMO - Dopo il pareggio con l’Olbia, il mister Riolfo è il direttore sportivo Scala fanno il punto sul campionato.
Primo pareggio in trasferta dopo 7 sconfitte. Un punto importante?
“È un dato di fatto che nell’anno solare di punti in trasferta non ne sono stati tanti. è da sempre un difetto interno della squadra che stiamo cercando di risolvere e migliorare. La vittoria di Ancona è stata l’unica e speriamo di migliorare le statistiche”.
Una Fermana non bella, ma cinica nonostante le assenze. Soddisfatti?
“In campo avete visto una squadra molto fisica. Tolto Panitteri, sono stati schierati tutti uomini sopra al metro e ottanta. Indubbiamente una squadra meno sbarazzina e più concreta concentrata sul risultato”.
Si poteva vincere, tra Cogngni e Blondett. Rammarico?
“Nel calcio a volte basta l’occasione del calcio piazzato. Ad ogni modo, per statistica, abbiamo capito che per andare a segno abbiamo bisogno di tante occasioni goal.”
Classifica corta. Soddisfatti di questo girone di andata? Siamo nella media delle sue proiezioni?
Riolfo. “Ovviamente uno spera sempre di fare il meglio. Il percorso non è semplice. Non si parte mai vincenti e per vincere bisogna affrontare tutti. Poi ci sono 3/4 squadre strutturare tecnicamente meglio ma è un campionato estremamente equilibrato. Bisogna mettere una vittoria dietro l’altra e andare avanti. Per quanto riguarda il mio percorso sono moderatamente soddisfatto”.
Scala: “Il mister, essendo punto mister, è giusto che sia moderatamente soddisfatto. Io dal canto mio posso dire di essere molto soddisfatto. È stato fatto un lavoro straordinario visto anche io gap di inizio stagione. 18 punti in 14 partite non sono per niente pochi. Certo, guardando alla classifica viene un po’ di amaro in bocca perché con qualche punto in più si potrebbe essere più in alto”.
“Domanda d’obbligo: il mercato?
“Lo sapete meglio di me, quello della Fermana – riprende Scala - è un mercato di occasioni e non può essere un mercato di strategia. Vedremo quali saranno i diktat che arriveranno dall’alto e in base a questi gestiremo il mercato di gennaio muovendoci secondo le opportunità che ci si presenteranno. Voglio sottolineare che questa squadra, una realtà così piccola, debba tatuarsi uno scudetto ogni volta che riesce a mantenere la categoria soprattutto dopo due anni di Covid. Quest’anno non possiamo individuare nel campionato una Cenerentola. In genere ci sono sempre un paio di squadre che già in partenza si sa, arrancheranno. Oggi questo non c’è. Il nostro girone in particolare sia per la lotta in vertice sia per quella per la salvezza, non ha delle preferite.”
Ad Olbia c’erano tifosi. Un buon connubio?
Riolfo: “I tifosi ad Olbia sono stati un quid importante. Li abbiamo ringraziati per la loro presenza, per i sacrifici sia nel tempo speso per raggiungere la Sardegna sia per i costi che hanno affrontato per essere lì. Non è stato per niente semplice. Il loro gesto è stato bellissimo e ritrovarli nell’aereo del ritorno, potendo quindi scambiarci i saluti, è stato bellissimo”.
Scala: “C’è un grande attaccamento a questa squadra… lo hanno dimostrato a Olbia, lo dimostrano al Recchioni. Viviamo un’aria di fiducia e la squadra ha bisogno di spalti pieni per dare il massimo”.
