FERMO - “Il Sassatelli? Sotto controllo. Abbiamo fatto quanto dovuto dopo essere stati chiamati a intervenire”. Il direttore dell’Ara Vasta 4, Licio Livini, prova a fare chiarezza dietro al focolaio più importante scoppiato nelal provincia di Fermo da inizio pandemia.
Il Sassatelli è la più importante residenza per anziani del territorio e si trova a Fermo. In pochi giorni si è passati da situazione sotto controllo, come sempre stato all’interno delle case di riposo fermane durante questa pandemia, a 38 positivi su 107 ospiti. “Imprudenza, qualcuno che entra o esce, operatori e fornitori. Il paziente zero non lo conosciamo. La gestione della vicenda? Abbiamo scritto sin dai primi momenti di chiudere le strutture e gli accessi ai familiari. Ed è stato fatto. Ora siamo impegnati a controllare e dare il miglior sostegno” prosegue Livini.
Che infatti ha posizionato un’Usca dalle 8 alle 20 all’interno del Sassatelli e personale dell’Asur per l’assistenza notturna. Agli ospiti si aggiungono i quattro infermieri della struttura, uno positivo e due sintomatici, e su 39 Oss presenti, tre positivi e altri dieci sintomatici in attesa di tampone. “Chi necessitava è stato trasferito nelle strutture Covid di riferimento e cinque al Murri. Altri 21 si trovano invece in un piano dedicato. Abbiamo l’obbligo di vigilare sulle strutture in difficoltà”.
Intanto da oggi riprendono tutti i tamponamenti di verifica agli ospiti negativi e agli operatori. “Ogni giorno effettuiamo un monitoraggio e stiamo sanificando gli ambienti” aggiunge Livini. Una situazione non semplice, ma anche difficile da evitare: “Lunedì, martedì e mercoledì erano stati fatti i tamponi ed erano tutti negativi. Il brutto di questa malattia è che non è parametrabile. Questa è la verità” riprende il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro.
Sul numero degli ospiti presenti, il conto è presto fatto: “Ci sono 20 persone arrivate da Monte San Giusto in un percorso regolare e autorizzato. Percorso corretto e funzionale. E così anziché 80 ospiti il focolaio è scoppiato mentre ce ne erano oltre cento” conclude Livini che ha preso in carico anche gli ospiti che sarebbero dovuti rientrare al Sassatelli e che invece si trovavano al Murri per operazioni ed esami e che ovviamene non verranno spostai in una struttura sotto controllo ma con positivi al suo interno.