AMANDOLA – Attenzione, il tempo scorre e i soldi passano. A meno che non si sia pronti con in mano progetti ben scritti e soprattutto futuribili. Per riuscire a mettere nero su bianco idee vincenti, la Svem, la Società Sviluppo Europa Marche guidata dall’imprenditore fermano Andrea Santori, mette a diposizione le migliori menti.
“La prima cosa da fare per non sprecare le opportunità e le ingenti risorse è rendere semplice l’accesso ai bandi. Per farlo, ci sono solo due strade: scriverli in maniera comprensibile a imprenditori e amministratori, fornire l’assistenza necessaria” sottolinea Santori.
La Società di Sviluppo delle Marche è partner fondamentale della Regione guidata dal presidente Francesco Acquaroli nella gestione del Fondo complementare al Pnrr per le aree danneggiate dai terremoti del 2009 e del 2016 nel centro Italia.
“Il primo supporto – riprende Santori – viene dal portale internet nextappenino.gov.it attraverso il quale i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche potranno informarsi ed accedere alle risorse e alle agevolazioni”. Attraverso nextappennino.gov.it sono disponibili per le imprese, le associazioni del terzo settore, i professionisti, i bandi pubblici gestiti da Unioncamere e Invitalia. “A disposizione per il cratere marchigiano ci sono 300 milioni di euro”.
I bandi a disposizione sono dieci e riguardano molteplici tipologie di investimenti delle micro, piccole, medie e grandi imprese: transizione ambientale, la valorizzazione dei beni artistici, ambientali e culturali, delle produzioni locali, l'inclusione sociale, l'occupazione dei giovani e delle donne, l'economia circolare, lo sport, le filiere agroalimentari e il riciclo delle macerie.
Due i modi di accesso ai bandi. “C’è una corsia preferenziale, con una procedura a sportello, per le imprese del cratere che hanno subito danni dal sisma, e una a graduatoria. Una volta acquisiti i progetti e definita la classifica si procederà all'assegnazione delle risorse, come da cronoprogramma, entro la fine del 2022” ricorda la Svem.
Il sito nextappennino.gov.it contiene le informazioni dettagliate e le schede su ogni singolo bando, i riferimenti degli sportelli regionali, la normativa di riferimento, le ultime notizie sulla ricostruzione ed i progetti finanziati dal programma, sarà possibile l'accesso diretto ai bandi gestiti da Invitalia e Unioncamere, avvalendosi anche degli sportelli delle agenzie regionali di sviluppo. Non solo il portale, fondamentale è anche essere guidati nella compilazione e nella comprensione di quanto è stato scritto all’interno dei dieci bandi a disposizione.
“Per questo – prosegue il presidente della Svem presentando il secondo supporto ad aziende e amministrazioni in accordo con regione e Camera di Commercio delle Marche – mettiamo a disposizione gratuitamente tre professionisti, uno per provincia. Ad Ascoli Piceno e Macerata l’ufficio si trova all’interno dell’Ufficio Ricostruzione, a Fermo invece nella sede della Provincia. Le domande potranno essere presentate a partire dal 15 settembre e fino al 15 ottobre 2022.
Ci sono due bandi con scadenze differenti: il primo è quello destinato a investimenti da 20mlioni di euro che invece sarà aperto dal primo al 30 settembre; il secondo è quello per le iniziative di partenariato per la valorizzazione del patrimonio pubblico che si apre il 30 ottobre.
NextAppennino ha una dotazione di 1 miliardo e 780 milioni di euro, aggiuntiva a quella del Pnrr ed è finalizzato alla ricostruzione fisica e materiale dei comuni e dei territori, il tutto sotto il controllo del Commissario sisma 2016, Giovanni Legnini.
“Abbiamo tutti lo stesso obiettivo, far rinascere il cuore dell’Italia. Come Svem in questa fase abbiamo il compito di informare e avvicinare le imprese, evitare che perdano un’occasione forse irripetibile. Il servizio di consulenza gratuito è un aiuto reale, soprattutto in questo periodo in cui ogni spesa diventa un aggravio. Le risorse sono tante, ma servono progetti veri, dinamici, che guardano al futuro. NextAppennino richiama il Next Generation Eu che troppo spesso dimentichiamo” conclude Andrea Santori.