ANCONA / MONTE URANO - A un anno dalla nascita della Svem, l’ex Svim, i presidenti Francesco Acquaroli, regione Marche, e Andrea Santori, Svem, fanno il punto sull’attività e soprattutto entrano dentro la nuova programmazione europea.
“Essendo regione in transizione abbiamo molte più risorse a disposizione. Ci sono alcune regioni che hanno pubblicato i primi bandi, noi entro febbraio usciremo con i primi Fse e Fesr. E da lì inizieremo un percorso virtuoso”. Non ha dubbi il governatore, che osserva con interesse il percorso della Svem di ascolto e di semplificazione dei bandi, che è uno dei compiti che Acquaroli ha affidato al team di Santori. “Dico grazie al Cda di Svem per il lavoro fatto in questo anno. Un lavoro enorme, perché fatto trasformando quello che c’era e non facendo qualcosa da zero” prosegue Acquaroli.
La classifica uscita a livello nazionale che vede le marche indietro nella spesa dei fondi europei serve per anticipare uno degli obiettivi della Svem: “Dobbiamo portare la regione al settimo posto come capacità di spesa delle risorse dei bandi 21-27. E questo lo faremo anche migliorando i rapporti con l’Europa” aggiunge Santori. Come si porta la regione al settimo posto? “Attraverso alcuni step: ascolto, semplificazione dei bandi, assistenza sul territorio e digitalizzazione. Per ascoltare vengono confermati gli uffici sui territori, non più solo Ancona. Prima capiremo dagli imprenditori quello di cui hanno bisogno, prima raggiungeremo gli obiettivi”.
E su questo anche Acquaroli non esita a fare chiarezza: “Il punto non è il settimo posto, che però vogliamo raggiungere. Noi siamo leggermente sotto la media nazionale. Ne ho parlato con il ministro Fitto, la classifica Fondi 14-20 ci penalizza per il fatto che una percentuale elevata di quelle risorse sono state conferite nel 2018, per favorire la ricostruzione post sisma. La stragrande maggioranza è per cantieri e opere infrastrutturali e questo comporta che la liquidazione delle risorse abbia procedure che ci penalizzano. È evidente che continuare sotto media non è sufficiente, noi vogliamo stare sopra, premiando così la capacità delle nostre imprese. Più saremo efficienti, più saremo competitivi”.
Lavoro intenso quindi per la Svem, che è una società in house. “La prima operazione in cui siamo stati coinvolti è quella di Amazon, visto che deteniamo il 96% di Interporto. Arriverà un investimento di 550 milioni di euro. Nel mentre lavoravamo sul recupero degli uffici, che erano in stato di abbandono”.
Dopo questo, la rivoluzione più grande è quella che ha interessato il sistema informatico: “Ora lo vogliamo condividere con la Regione perché permetterà alle imprese di trovare i bandi di settore grazie al codice Ateco e agli enti locali via codici postali. Per capirci, chi si trova a Monte Urano (paese di provenienza di Santori, ndr) non vedrà i bandi per il cratere o per le scogliere, questo aiuterà gli uffici locali. E così per le imprese con i bandi divisi per settore”.
Altra grande partita è quella dei corridoi europei. Santori ha già preso parte a tavoli importanti che partono dal corridoio atlantico “e arriveranno ora a nuove rotte internazionali che dobbiamo vigilare per far sì che il porto di Ancona resti al centro dei percorsi. Insieme, potenziando anche l’ufficio a Bruxelles, guarderemo oltre i Balcani che sono per le Marche una certezza”.
Questo il futuro, poi c’è il recente passato. Ovvero i numeri di un anno di attività: “Il contributo regionale liquidato nel 2021 dalla Regione via Svim è stato di 34 milioni con 298 pratiche evase, per un valore complessivo di ricchezza sui territori di 70milioni di euro; nel 2022, invece, 48 milioni e ricchezza mossa per 100milioni, un +42%. Questo mi fa dire che siamo in linea con la prossima programmazione europea, dobbiamo far arrivare sui territori 200 milioni all’anno e ce la faremo con le modifiche al metodo di lavoro condivise con Acquaroli”.
Tra le attività condotte nel 2022, Santori ha poi ricordato l’ assistenza tecnica alla Struttura Commissariale Sisma nei bandi della MISURA B del PNRR Sisma per 300 milioni destinati alle Marche, per rilanciare le aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016: Svem ha messo a disposizione di imprese, Comuni e professionisti Uffici provinciali e personale esperto. Inoltre l’avvio del progetto Framesport che promuove lo sviluppo sostenibile dei piccoli porti dell’Adriatico (già realizzata la pulitura di 4 porti della regione), considerati motori della crescita socio-economica delle aree costiere.
E infine, nell’ambito del fondo Interreg Italy Croatia, l’attivazione del Centro di Interpretazione del Patrimonio Culturale di Fonte Avellana realizzato nel 2022 da Svem. Il Progetto promuove ed incentiva l’offerta turistica, sempre più inclusiva, mettendo la tecnologia a supporto della storia.
Raffaele Vitali