MONTE URANO – Eurochocolate è la prima prova di una nuova strategia che mette le tre aziende di sviluppo delle regioni del centro Italia attorno a un tavolo.
Andrea Santori, presidente Svem Marche, che significa collaborare per tre realtà così diverse?
“Capire che ci sono partite che vanno giocate a livello interregionale, soprattutto quando si è piccoli”.
Eurochocolate è statta l’occaisoen di avviare nuove strategie?
“La filiera del cioccolato e del food è uno straordinario volano non solo per valorizzare le eccellenze produttive, culturali e turistiche, ma anche per lanciare partenariati internazionali innovativi con i Paesi produttori di cacao che possono trovare nelle nostre aziende competenze e tecnologie”.
Quale l’obiettivo?
“Intanto abbiamo unito le rispettive conoscenze per presentare le misure, i bandi e gli strumenti gestiti dalle Agenzie di Sviluppo delle Regioni Umbria, Marche e Abruzzo per sostenere la nascita e la crescita d'impresa. Le imprese hanno bisogno di occasioni di vetrina e di vendita. Sapendo di avere in mano già i fondi del piano NextAppennino dove le tre Agenzie si muovono come fossero una sola”.
Riuscirete davvero a fare squadra?
“Il cioccolato è stato il punto di partenza, ma è un tassello di una strategia che si consoliderà. La nostra regione è caratterizzata da produzioni manifatturiere, dal legno alle scarpe passando per la meccanica di precisione, ma il settore food è in costante crescita e ogni occasione di confronto non va sprecata”.
Su cosa lavorerete ora con Sviluppumbria e Abruzzo Sviluppo?
“Siamo partiti con l’obiettivo di rilanciare le aree interne, fungendo da collettori e da aiuto per l’utilizzo delle risorse europee. Oggi vogliamo lavorare per un rafforzamento della logistica, dello sviluppo tecnologico e di quello industriale. Stiamo valutando anche la possibilità di aprire un ufficio unico per le tre Agenzie dove affrontare temi come il credito, la formazione, che non può prescindere dagli Its, e i rapporti con l’Europa”.
L’asse sarà sempre Marche, Abruzzo e Umbria?
“Ne parleremo con i rispettivi presidenti di Regione, che sono i nostri primi interlocutori, consci che su alcune questioni, come ad esempio le infrastrutture possiamo diventare anche il primo perno del dialogo con Emilia Romagna e Puglia, regioni che insieme con noi sono al centro di importanti piani di sviluppo”.