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Santori a Bruxelles, novità per le infrastrutture delle Marche: alta velocità e linea 'eco' sulla costa. "Subito fondi per l'hub di Ancona"

6 Giugno 2023

BRUXELLES - Prima missione all’estero per la Svem del presidente Andrea Santori, primi risultati. Due giorni intensi quelli vissuti dalla Società Sviluppo Europa Marche a Bruxelles.

La Svem ha portato a Bruxelles “L’European Masterplan dello sviluppo infrastrutturale e dei trasporti nelle Marche” e lo ha presentato all’amandolese adottato dall’Europa Pierpaolo Settembri, capo unità della Direzione generale della mobilità e dei Trasporti della Commissione europea, Stefano Paci, che segue i progetti di sviluppo infrastrutturali extra europei, e Alain Baron, capo del Settore trasporti internazionali. “Siamo entrati negli uffici dove si ragiona sul futuro della mobilità europea. Esserci presentati con un piano strutturato ha reso l’incontro ancora più operativo” spiega Santori.

Con Santori i due consiglieri Tablino Campanelli e Monica Mancini Cilla, oltre alla funzionaria Rachele Ruggiero. A cominciare da quello con i vertici della Direzione generale infrastrutture e trasporti della Commissione Europea (DG MOVE). “Una missione condivisa con l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli, finalizzata a conoscere le opportunità rispettando le impellenti scadenze dei bandi e delle call europee”.

“Si chiude il 30 settembre la prima call. C’è spazio per studiare insieme all’Unione Europea soluzioni per riportare il Centro Italia ad essere un hub strategico dei collegamenti tra i Balcani e la Penisola Iberica, sfruttando proprio la piattaforma logistica di interesse europeo”, prosegue Andrea Santori. Per questo l’assessore Baldelli, insieme con il dirigente Nardo Goffi, è già al lavoro per verificare l’opportunità offerta dall’Europa per rafforzare gli interventi già previsti e destinati a cambiare il volto della viabilità a Porto di Ancona, Interporto di Jesi e Aeroporto di Falconara.

Un nuovo polo intermodale che dovrà essere sostenibile e resiliente, ovvero capace di resistere alla crisi climatiche future, in modo da evitare di spezzare in due l’Italia come avvenuto durante l’ultima alluvione in Romagna e nord delle Marche. Se l’area di Ancona è il perno del futuro, c’è anche la parta dell’Alta Capacità, che è l’evoluzione dell’Alta velocità. “A livello europeo, infatti, non si parla più solo di passeggeri. Il corridoio Ten-T, che verrà prolungato fino a Bari, pensa ad una nuova linea ferroviaria in grado di far transitare treni merci lunghi 740 metri e treni passeggeri alla velocità di 250kmh” ribadiscono Santori e Baldelli.

Che hanno ben chiara anche la destinazione dell’attuale ferrovia: “La riqualificheremo nel nome della sostenibilità come metropolitana di superficie sempre più efficiente dal punto di vista trasportistico, ambientale ed energetico”. L’assessore Baldelli, dopo essersi confrontato con il presidente Svem, ha subito pianificato con Santori una serie di approfondimenti per organizzare al meglio il lavoro in vista della call ‘Mobility’.

“Il presidente Acquaroli ci ha chiesto dal nostro insediamento di lavorare sui bandi europei, la rendicontazione e lo studio delle potenzialità in campo. A Bruxelles, perché questo è stato il primo di una serie di incontri che avremo nei mesi futuri, porteremo sempre la voce del presidente e degli assessori, per essere sempre pronti di fronte ai potenziali investimenti. Prossimamente potenzieremo il collegamento con gli uffici della Commissione, potendo contare su validi marchigiani in posti chiave, e del Comitato delle regioni, considerando che le Marche hanno nel consigliere Andrea Putzu un membro permanente” conclude Santori.

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