SANT’ELPIDIO A MARE – Quando per 60 anni sei il perno di una comunità, è chiaro che la tua scomparsa non può che suscitare un unanime cordoglio. Ma nei pensieri che gli elpidiensi hanno postato sui social, si capisce che don Aldo Pierantoni, don Aldino come lo chiamavano tuti, era qualcosa di più del classico prete.
Per qualcuno era il prete camminatore, per altri era il prete dell’ospedale, c’era chi lo chiamava lo juventino, e non per il vestirsi in bianco e nero ma per la mai negata passione calcistica. Un prete che tanto amava la sua città adottiva, era di Corridonia, da decidere di finanziare di tasca propria il restauro della chiesa di San Giovanni, a due passi dall’ospedale. Indimenticabili i sopralluoghi davanti alle telecamere e ai taccuini dei giornalisti per sensibilizzare popolazione e politici a intervenire contro le infiltrazioni.
I funerali oggi alle 16 nella chiesa Collegiata di Sant’Elpidio. ci sarà la città ci saranno i tanti che sono cresciuti con lui. “Il regalo più grande è stato quando hai celebrato il nostro matrimonio. Pensa un po’ ho dovuto fa cagnera per farci sposare da te. Vedi se incontri nonna così ti fa gli gnocchi e il coniglio” il saluto di Matteo Verdecchia. “Molti sacerdoti sono stai nostri concittadini, lui scelse di non andarsene mai. Ha seguito e confortato tanti” ricorda Alberto Maria Marziali.