*Quello che chiediamo è un impegno che si concretizzi non in contributi una tantum, ma in un vero e proprio investimento in impianti di raccolta dell'acqua piovana.
Occorre un intervento politico che incentivi la realizzazione di sistemi di recupero, un 'bonus verde' che dia la possibilità di detrarre fiscalmente le spese sostenute per gli impianti di raccolta dell'acqua piovana dai tetti, di filtraggio e immagazzinamento in cisterne.
Da un'analisi nazionale emerge come le nostre reti idriche abbiano numerose perdite. Per ripararle ci vorrebbero parecchi anni, mentre oltre il 50% dell'acqua che usiamo a casa (Wc, pulizie generali, all'irrigazione del giardino) potrebbe derivare dal recupero di acqua piovana. Il risparmio idrico è quindi una pratica sostenibile che tutti, in casa o in azienda, dovremmo attuare per evitare lo spreco di una preziosissima e, purtroppo, quasi sempre più scarsa risorsa naturale.
Nonostante l'acqua ci sembri non mancare perché ogni volta che apriamo il rubinetto scorre a volontà, questo non ci autorizza a sprecarla, essendo un bene pubblico come ribadito e sancito in occasione del referendum del 2011.
In questo nostro "cammino" di consapevolezza dell'importanza del risparmio idrico, non sottovalutiamo quanto possa essere importante recuperare le piogge, a maggior ragione se viviamo in zone dove in autunno e in inverno le precipitazioni sono abbondanti.
*Luca Santarelli, capogruppo Rinasci Marche