FERMO – Santa Petronilla è un quartiere particolare. È staccato dalla città, in attesa che venga collegato con la ciclabile. Al contempo la città la domina, visto che la guarda negli occhi.
Se ti giri da un lato ha i il mare, dall’altro le colline, difficile, dal punto di vista paesaggistico trovare di meglio. Ma il suo isolamento nasconde anche insidie, può creare piccole nicchie oscure. E allora, non resta che accendere la luce.
Un passo importante è quello presentato ieri con il recupero di otto spazi terrazzati che sono diventati otto mini parco giochi per bambini. Una piccola Babilonia ludica. “Le famiglie meritano questi luoghi, come i tanti bambini che vivono in questo quartiere” sottolinea l’assessore autoctono, Alberto Maria Scarfini.
“Santa Petronilla non è da prima pagina per fatti di cronaca, ha un grande potenziale” ribadisce il sindaco Paolo Calcinaro tutto mentre Padre Sante Pessot, che del quartiere è il riferimento religioso, benedice quello che l’uomo ha fatto. “E che ora deve mantenere”.
Perché la scelta dell’amministrazione, presente anche l'assessore Giampieri con diversi consiglieri comunali, è bella nell’immediato, ma impegnativa nel futuro: “Tanto verde recuperato, tanti giochi, tutto va mantenuto pulito e fruibile. Spetta poi – ammette Scarfini – ma spero che i cittadini ci aiutino”.
Il coinvolgimento dei residenti è quello che si augurano gli amministratori. “Stiamo investendo tanto in questo quartiere. Pensate che presto rifaremo completamente il centro sociale, che è un luogo chiave” ribadisce il, sindaco.
Oltre ai parchi giochi sono stati ‘rimessi a nuovo’ i tavolini e le colonne del lungo viale che taglia il quartiere, grazie al lavoro della cooperativa Navas. Uno spazio bellissimo, che i residenti usano spesso, anche perché illuminato. “Certo, ci fosse qualche telecamera…” si lascia scappare un residente.
Mentre un’altra signora, richiamata dalla cassa da cui parlavano sindaco e assessore, alza ancora di più il tiro: “Noi cittadini vogliamo contribuire anche nella sicurezza, potremo creare un gruppo di controllo del vicinato, se l’amministrazione ci aiuta”. L’assessore Scarfini si ferma a lungo a parlare con lei, intanto il seme è stato gettato.
I lavori fatti hanno impegnato circa 60mila euro, ma è solo uno step per un quartiere “che si animerà tra poco con i ragazzi del Liceo Scientifico”. I residenti, anche qui, chiedono qualcosa in più: “Siamo felici di tutti questi ragazzi che giocano, ma se poi lasciassero gli spazi puliti sarebbe meglio”. Eccolo quel senso civico che il sindaco chiede a tutti che ritorna. Il Comune può abbellire i luoghi, ma poi c’è la mano dell’uomo.
Intanto, però, è giorno di festa. I bambini dopo pochi munti sono già tanti, perché agli otto ‘box’ si aggiunge anche una maxi isola nel cuore del viale centrale. Il grazie finale va a Roberta Fabiani, la dipendente comunale che dei giardini giro per la città è ormai la regina. “No ci fermiamo qui, ve l’ho detto. Anche con padre Sante stiamo ragionando su nuovi interventi. Ma di questo – conclude il sindaco – ne parleremo”.
Raffaele Vitali