FERMO – Medicina territoriale. Dalle parole ai fatti. Dopo le Usca, dopo i centri tampone pianificati tra Amandola e Montegiorgio, l’area vasta 4 guidata da Licio Livini fa partire anche la radiologia domiciliare.
Il primario Gianluca Valeri e i responsabili della parte territoriale, Antonio Ciarnelli e Giuseppe Gismondi, hanno pianificato il servizio che ha come base di partenza Sant’Elpidio a Mare. “Un servizio sperimentale, che sarà effettuato da qui alla fine dell’anno”.
Le prestazioni debbono essere richieste dal medico di medicina generale o pediatra di libera scelta. Il servizio è rivolto a persone anziane, disabili o soggetti il cui trasporto in ospedale risulterebbe difficoltoso, con particolare riguardo a pazienti presi in carico dal servizio di cure domiciliari e a quelli ospiti in residenze socioassistenziali extra ospedaliere che non dispongono di dispositivi radiodiagnostici.
“Una volta partita la chiamata – spiegano i responsabili - sono i Tsrm, tecnici sanitari di radiologia medica, a recarsi fisicamente a casa dei pazienti e a eseguire gli esami, garantendo il massimo livello di qualità delle prestazioni e sicurezza. Ai medici radiologi, invece, il compito di valutare l’appropriatezza delle richieste ed il referto degli esami”.
Le prime equipe sono entrate in azione questa mattina. Hanno eseguito le prime sessioni, trasportano tubo radiogeno, un sistema di rilevazione delle immagini, computer e stampanti per la teletrasmissione e la produzione della risposta. Le immagini radiografiche prodotte sono analoghe a quelle di un normale reparto di radiodiagnostica. Le prestazioni erogabili a domicilio sono radiografie a torace, bacino, femore, anca, caviglia, spalla, omero, polso, mano, addome.
Il servizio, a regime, prevede 3 uscite settimanali, ad ogni uscita si erogheranno da 5 a 7 prestazioni. I pazienti non esenti da compartecipazione finanziaria devono pagare il ticket prima dell’esame. Terminato il primo mese di sperimentazione si traccerà un bilancio e si valuteranno eventuali modifiche.