FERMO - Mentre i pronto soccorso della regione sono sempre più in difficoltà, mentre le liste di attesa si allungano, salvo che per le emergenze, mentre si cercano medici, ma nessuno risponde alle chiamate, o meglio pochi, Fermo guarda tutti da un po’ più in basso quando si parla di sanità. Di questo sono convinti i consiglieri comunali del Partito Democratico e di Fermo Capoluogo.
Per queto hanno deciso di scrivere un lettera aperta al sindaco Paolo Calcinaro: “Più che altro è una nota di censura per una situazione incredibile, in cui si racconta una storia di efficienza che non esiste” sottolineano Paolo Nicolai, Sandro Vallasciani, Pierluigi Malvatani, Renzo Interlenghi e Andrea Morroni.
“Sindaco, da parte sua sarebbe necessario pronunciarsi in maniera autentica e schietta come più volte sollecitato, soprattutto su temi particolarmente percepiti e fortemente rilevanti per la tutela della salute dei cittadini del nostro territorio; le disfunzioni che ogni giorno riscontriamo meriterebbero risposte credibili senza continuare a discutere con chiara indifferenza, dipingendo condizioni di fatto irreali”.
Dale parole agli esempi di inefficienza: “Il servizio di guardia medica esterna non viene più garantito lasciando i fine settimana alla imprevedibilità degli eventi, le attività distrettuali mostrano un’oggettiva incertezza con chiare preoccupazioni per tutti i nostri cittadini, il pronto soccorso registra sempre più ingombranti affollamenti, tanti reparti sono senza primari”.
Tutto questo meriterebbe più voce dal sindaco Calcinaro: “Ora come non mai occorre il suo intervento su chi guida la Regione e laa sanità, soprattutto dopo che in occasione di quel consiglio comunale aperto di settembre scorso l’amministrazione regionale le ha palesemente rigettato addosso a lei ed a tutta l'assise fermana le lecite richieste di potenziamento della nostro sistema sanitario locale, che risulta sottodimensionato e impoverito dalla nuova legge regionale” concludono i consiglieri di minoranza.
