FERMO – E finalmente in Italia dopo oltre un mese e mezzo il tasso di occupazione delle terapie intensive per Covid scende di nuovo alla soglia del 30%. È un dato chiave perché è quello che va a intaccare le prestazioni sanitarie.
Era dal 9 marzo che le rianimazioni erano costantemente sopra soglia, arrivando anche a superare il 40% di occupazione nel picco della terza ondata (quasi 4.000 posti letto, oggi sotto i 3mila). Nel guardare con fiducia al futuro, le Marche devono fare ancora uno sforzo, visto che son una delle sette regioni sopra soglia, con il 31% dei posti occupati.
Intanto, però, l’assessore regionale Filippo saltamartini annuncia una serie di investimenti: “In sei mesi sono quasi raddoppiate le Unità speciali di continuità assistenziale e sono state assunte oltre 600 figure professionali specifiche per potenziare i servizi. Sono stati quindi colmati i ritardi della precedente amministrazione”.
Tecnicamente le Usca sono passate da 19 equipaggi a 34. “Dall'analisi del flusso Siad (servizio informativo assistenza domiciliare - anno 2020) emerge inoltre che sono state attivate 16.481 prese in carico di cittadini. La variazione percentuale rispetto all'anno precedente è risultata pari al 103%. Complessivamente invece sono stati registrati 20.122 casi trattati: di questi 13.857 sono riferiti a soggetti con età uguale o superiore a 65 anni (3,63% della popolazione over 65)".
Incrementata notevolmente anche la pianta organica degli infermieri, che sopporta un deficit piuttosto marcato. Da novembre con la delibera di giunta 1423 sono stati assunti 430 infermieri a tempo determinato. E poi 10 assistenti sociali (a tempo determinato e indeterminato); 28 assistenti sanitari; 20 tecnici della prevenzione; 12 tecnici di radiologia; 23 tecnici di laboratorio; 36 medici. 11 operatrici sanitarie.
L’assessore Saltamartini ha concluso sottolineando "che la Regione avrebbe bisogno di assumere tutti i tremila infermieri del concorso bandito nei mesi precedenti, ma i tetti di spesa del personale lo hanno impedito. Tuttavia continuiamo ad interloquire con il Governo per la modifica di queste disposizioni limitative". Buon segno pensando a giovedì, quando un'altra decina di infermieri si laureerà a Fermo concludendo il percorso della Politecnica.
r.vit.