di Raffaele Vitali
FERMO - Marco Santini, suonando con il violino i Coldplay, apre la 18esima edizione della Giornata delle Marche. Il 10 dicembre venne scelto dai marchigiani argentini che erano soliti celebrare la Madonna di Loreto. “È diventata il giorno per riflettere sulla comunità marchigiana, rafforzandone il senso di comunità”.
FERMO E UNA SANITA’ DA MIGLIORARE
Il tema è importante: la sanità che cambia. E il sindaco di Fermo, padrone di casa, non può che provare ad alzare l’asticella chiedendo per la sua città perlomeno l’emodinamica: “Non si può essere tempo dipendenti nella nostra provincia. quando accadono eventi che dipendono dai minuti di risposta del sistema sanitario, bisogna essere tutti in grado di rispondere”.
Avrebbe voluto accogliere i tanti ospiti, tra il ministro alla Salute Schillaci, onorevoli, imprenditori e autorità di ogni livello, ma pioggia e nebbia hanno avuto la meglio. “A Fermo abbiamo un ospedale che sta crescendo, un appalto da milioni di euro che sta andando normalmente, e questa è una notizia”. DA vicepresidente Anci Marche si prende anche la libertà di promuovere a nome dei colleghi la riforma sanitaria, contestata invece dal centrosinistra: “La riforma ci trova d’accordo, quello che dà voce ai territori, dà forza alla base a noi sindaci piace molto. Tra gli amministratori della regione ci sono molti sindaci e questo avvicinamento è qualcosa di importante. Il contenitore sta andando bene, la riforma è buona ma la sanità fermana da anni ha bisogno di contenuti maggiori. Spero che i parametri che ci vedono ultimi in ogni voce cambino, serve perequazione e non un riferimento allo storico” conclude con un ultimo pensiero dedicato ai medici uccisi dal Covid che stimola l’applauso del suo teatro.
LA MEMORIA PER SENTIRSI GRANDI
Bello e sentito l’intervento di Dino Latini, presidente del Consiglio regionale, che ammette: “Covid, alluvione, terremoto, guerra: il 2022 è stata un anno horribilis. Ma la nostra tenacia e capacitò di fare comunità ha saputo capovolgerlo, superando a pandemia e la ripresa dall’alluvione. Abbiamo indici economici positivi, abbiamo amministrazioni vicine alla povera gente”. Sceglie la memoria per guardare al futuro. E lo fa citando marchigiani illustri che hanno inciso nel campo della medicina
“La sanità migliora, ma bisogna avere memoria. Ricordo Augusto Murri, laureato a 22 anni, padre del moderno metodo sperimentale della medicina moderna e autore di progetti ospedalieri attuali. Maria Montessori di Chiaravalle, prima donna laureata medicina in Italia. La Corinaldesi, secondo medico condotto d’Italia, ha iniziato a Montelparo raggiungendo i pazienti anche a dorso di mulo. Dovette affrontare il pregiudizio verso una donna che per prima era diventa medico di medicina generale. Carlo Urbani, scomparso nel 2003, abile a identificare la Sars e con la sua allerta ha salvato la vita a migliaia di persone. esempi di migliaia di marchigiani che hanno fatto cure e assistenza agli ammalati senza chiedere nulla in cambio che poter esprimere la propria vocazione. Ma anche l’università che è ai vertici sulla medicina rigenerativa. E chiudo con la notizia dell’Azienda ospedaliera delle Marche come miglior ospedale pubblico d’Italia”.
La citazione di Ermete Grifoni è il modo migliore per Latini per lasciare il palco all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini: “Il marchigiano non si vede, perché modesto, ma si sente perché di lui parlano le sue opere”. E di marchigiani ce ne sono tanti anche all’estero, ben 1,5 milioni, come ricorda il presidente della Consulta Franco Nicoletti, collegato dal Lussemburgo. “Nel lontano 2005 alcuni marchigiani del Mar del Plata in argentina avevano deciso di dedicare il 10 dicembre alla loro terra di provenienza. Una giornata molto sentita all’estero. Abbiamo censito una lista di scienziati e ricercatori marchigiani all’estero. Molti migliorano l’assistenza sanitaria nel mondo, nella biomeccanica della aorta, nella risonanza magnetica e nella medicina rigenerativa. Sempre più marchigiani partono per l’estero: 180mila corregionali sono iscritti all’Aire e crescono. E poi ci sono i discendenti, oltre un milione. 60 le associazioni che creano una grande rete multilingue. Quindi c’è molto da fare per tenerli legati”. Una regione al plurale con mille borghi ricchi di storia e un’attrattività in continua crescita
LA SANITA’ VISTA DALL’ASSESSORE FILIPPO SALTAMARTINI
“Sappiamo tutti – esordisce l’assessore – che nella nostra regione ci sono degli eroi, ovvero il personale sanitario. Efficienza e professionalità. Ma ministro, la salute è una priorità o no? Dal 2012 manca la programmazione nella formazione die medici: mancano pediatri, medici di famiglia, oculisti e medici dell’emergenza. Dovremo rispondere a queste carenze. Per andare verso una risposta ai bisogni, abbiamo messo i conti in ordine. abbiamo finanziato borse id specializzazione per medici di medicina generale. Siamo quella che finanzia specializzazioni che vanno a coprire i buchi da pensionamento. Con l’ultima manovra di bilancio, abbiamo finanziato con 9 milioni la partenza dell’assistenza domiciliar con i medici di famiglia, per far partire da subito 41 casi di comunità. E abbiamo remunerato gli enti gestori dai maggiori costi del Covid. Ma siamo in emergenza e vanno adottate misure straordinarie. Non si possono accettare attese di mesi, se non anni, per una colonscopia o uno screening alla mammella”.
Di fronte a questo, l’assessore si fa portavoce di richieste condivise con le altre regioni in attesa della prossima legge di Bilancio: premiare le regioni benchmark, non ha senso altrimenti fare sforzi per mantenere i bilanci in ordine; una indennità di pronto soccorso per la dirigenza medica, come per gli infermieri; stabilizzare i medici che lavorano al pronto soccorso senza specializzazione, serve una sanatoria; bisogna prolungare l’attività pensionabile dei medici, andando oltre i 70 anni come possono fare le cooperative; far rientrare i cervelli, gli scienziati.
Nell’elenco delle richieste “vanno autorizzati gli infermieri a lavorare fuori dagli orari di servizio negli enti gestori, ovvero case di riposo e Rsa. Autorizziamo gli infermieri dal vincolo di esclusività e prevediamo per un periodo transitorio, 4-5 anni, questa possibilità. Autorizzateci a far lavorare i tecnici per prestazioni aggiuntive, oggi previste solo per i medici così possiamo far lavorare tac e sistemi vari per molte ore”.
LA VISIONE DI ACQUAROLI
Prova a usare un po’ di carota dopo il bastone dell’assessore, il governatore: “La sua presenza ci rende orgogliosi e fieri. I temi della sanità sono una priorità” ribadisce parlando al Ministro. “Il paese sta invecchiando, la pandemia ha lasciato conseguenze pesanti e il sistema sanitario soffre. Abbiamo 100 medici di medicina generale che escono e non abbiamo sostituti a sufficienza. E così in altri posti del territorio, con i pronto soccorso presi d’assalto da codici bianchi e verdi. Noi per rispondere abbiamo puntato sulle riforme. Prima quella delle aziende ospedaliere, ora siamo al piano socio sanitario. Noi cerchiamo il modello migliore per fermare la mobilità passiva. La mancanza dell’emodinamica a Fermo e lo studio sul fabbisogno porta tanti cittadini di questo territorio ad andare oltre regione. E questo capita anche in altre zone. Un riequilibrio limiterà qesto migrare e questo ci fa spendere milioni di euro che potremmo usare invece sul nostro sistema. Il nostro è un percorso attento, se non virtuoso. I giovani che vogliono dare una mano arrivano tardi, i pensionati non possiamo usarli. Dobbiamo adeguare le norme: sostituire un medico oggi è difficile, manca la programmazione”.
LA VISIONE MACRO DEL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI
“Ancona miglior ospedale pubblico d’Italia, complimenti” sono le prime parole del ministro che promuove le scelte della regione “che porta la sanità più vicina ai territori è una sfida nazionale. La sanità territoriale è fondamentale, dobbiamo ridurre le disparità nell’accesso ai servizi. La vostra legge lo fa, anche grazie al supporto dell’Università, una scelta intelligente e vincente che va replicata”. Bene la regione sul lato formazione. “Le Marche hanno finanziato 110 borse di studio e 42 contratti di formazione per specialisti. Il mio impegno è di rendere attrattivo il Ssn".
Nelle Marche si prevedono 70 milioni di euro per le case di comunità e altro, ma servono strutture sicure e dotate del personale adeguato. C’è un problema di carenza del personale. E poi ci sono gli standard di qualità. Valorizzazione medico di medicina generale e pediatri è uno dei miei obiettivi. Come lo è migliorare il trattamento economico".
Su un punto concorda pienamente con Saltamartini: "Vogliamo incrementare indennità per personale e dirigenza medica nei pronto soccorso, parliamo di 200milioni annui, 60 per dirigenza e 140 per il personale, spero dal 2023. Purtroppo contrazione delle risorse e tetto al personale han deteriorato le condizioni di lavoro e incrementato il precariato, demotivando i professionisti. Dilagato il fenomeno inaccettabile dei medici a gettone cresciuto durante la pandemia. Ho dato ai Nas il compito di fare ispezioni e controlli. Emerse numerosi frodi, freniamo uso distorto degli appalti esterni che non sempre offrono garanzie. Restituiamo dignità al giusto valore al sistema nazionale”.
Due le promesse finali: "Sosterrò un emendamento alla legge di bilancio per finanziare il Piano oncologico nazionale con 10 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024. In oncologia - ha spiegato - accanto agli interventi per potenziare prevenzione, diagnosi e cura, assistenza dei pazienti, intendo assicurare le risorse necessarie per l'adozione e la compiuta attuazione del Piano. E poi ho inserito anche il recupero delle liste da attesa, che richiede più risorse, ma anche una più efficiente organizzazione".
@raffaelevitali