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Sanità, la riforma sotto attacco. Nicolai: "La classifica del Sole dimostra il fallimento". Cesetti: "Stupito da Calcinaro, difenda Fermo"

12 Dicembre 2022

FERMO – La minoranza non si è presentata sabato al teatro dell’Aquila. E a 48 ore interviene sulla discussione che ha animato la Giornata delle Marche, ovvero quella sulla sanità. “La fotografia della realtà l'ha data questa mattina Il Sole 24 Ore pubblicando la classifica sulla qualità della vita che vede Fermo sprofondare per quanto concerne i temi legati alla sanità. Un dato che preoccupa, ma non sorprende se si guarda alle scelte compiute negli ultimi due anni dal centrodestra salito alla guida della Regione Marche. Scelte colpevolmente avallate dal sindaco di Fermo" tuona Fabrizio Cesetti, consigliere regionale.

“Questa classifica – aggiunge il consigliere Pd, Paolo Nicolai - ci vede come provincia ultima delle Marche e messa molto male in Italia. Dovremmo realmente riflettere ed attivarci. Oltre le foto e le evidenze su ogni piccola cosa fatta, i nostri amministratori della zona dovrebbero ragionare sulle questioni strutturali che porrebbero le basi vere per una qualità della vita presente ed una prospettiva futura. Altrimenti qualsiasi enfatizzazione rischia di diventare provincialismo. Sulla sanità, nostra nota dolente principale, dovremmo tenere alta l’asticella e la tensione nei riguardi delle istituzioni regionali e non solo. Invece, troppe volte ci guardiamo l’ombelico”.

I numeri hanno fatto male. “Un quadro – ribadisce Cesetti - destinato inevitabilmente a peggiorare con la riforma in atto. Ed è sconcertante, oltre che preoccupante, che il sindaco di Fermo si dichiari soddisfatto di questa pseudo riforma, dimostrando così di non comprendere i rischi che incombono sulla sanità locale.

Una riforma finta che non assegna alcuna risorsa aggiuntiva agli enti del Servizio sanitario regionale per il superamento delle disomogeneità territoriali e per un necessario riequilibrio di tutti i territori provinciali in termini di posti letto, risorse umane e strumentali e reti cliniche. Non si capisce, in particolare, come possa Calcinaro, anche in veste di presidente della Conferenza dei sindaci, abbracciare un modello che, accentrando i poteri e decentrando le responsabilità delle sole inefficienze, andrà a creare ulteriori disparità tra i territori a dispetto della sbandierata autonomia. Altro che conferire loro maggiore peso".

Il timore è quello della competizione tra territorio: “A farne le spese, purtroppo, sarà soprattutto la sanità fermana, proprio nel momento in cui, con i lavori che procedono spediti verso il completamento del nuovo ospedale, ci sarebbe bisogno da parte della Regione Marche di tutto il supporto economico, organizzativo e finanziario possibile al fine di raggiungere pari condizioni con le altre province in merito all'assegnazione e al potenziamento dei servizi".

La riforma per il Pd è nata male. "Pensiamo in particolare alla mancata revisione del Piano regionale socio sanitario, che avrebbe dovuto precedere la riforma per valutarne l'impatto economico-finanziario, individuare gli obiettivi e stanziare le risorse aggiuntive, affinché le stesse aziende territoriali non diventino scatole vuote, con forti ripercussioni sui servizi" conclude il consigliere regionale.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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