FERMO – La sanità vive di numeri e di percezione. E la seconda difficilmente è buona. Ma i numeri vedono la Regione Marche in buona posizione, con una percentuale del 47%, per indice di performance generale in sanità.
Il dato emerge dall'11/o rapporto «Le Performance Regionali» del Crea (Centro per la ricerca economica applicata in sanità), è realizzato da oltre 100 esperti raggruppati in un panel composto da esponenti di istituzioni, management aziendale, professioni sanitarie, utenti, industria medicale.
Le Marche, insieme a Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia, sono tra le cinque regioni a ridosso del podio che comprende Veneto, Provincia autonoma di Trento e Provincia autonoma di Bolzano, tutte sopra la soglia del 50% (rispettivamente 59%, 55% e 52%).
Le valutazioni delle Performance regionali, in tema di tutela socio-sanitaria offerta ai propri cittadini residenti, oscillano da un massimo del 59% (fatto 100% il risultato massimo raggiungibile) ad un minimo del 30%; nella classifica il risultato migliore lo ottiene il Veneto ed il peggiore la Calabria.
Dopo Veneto, Trento e Bolzano, nel secondo gruppo ci sono cinque Regioni, con livelli dell'indice di Performance compresi tra il 47% e il 49%: Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia e Marche. Il terzo gruppo comprende Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Umbria, Molise, Valle d'Aosta e Abruzzo (range 37-43%.). Infine sei Regioni nell'ultimo blocco con livelli di Performance inferiori al 32% (Sicilia, Puglia, Sardegna, Campania, Basilicata e Calabria).
In questo contesto rientrano le ultime scelte dell’assessore Filippo Saltamartini. Come quella nel campo della Sla che nelle Marche colpisce 6mila persone. Di queste 150 sono in carico al sistema sanitario regionale sugli attuali 6.000 malati italiani stimati. La malattia colpisce prevalentemente gli adulti, con un'età media intorno ai 60-65 anni.
“Abbiamo stanziato un milione e 350mila euro per riconoscere e valorizzare il lavoro dei caregiver dei malati - spiega l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -. I contributi vengono così erogati: 833 euro mensili alle persone che respirano autonomamente, e 1.000 euro mensili alle persone che respirano attaccate ad una macchina per la ventilazione".
La Sla è una malattia progressiva che colpisce i motoneuroni: determina la perdita progressiva della capacità di muoversi, parlare e respirare. Una malattia che ha un impatto sui pazienti e sulle loro famiglie. «Abbiamo dato stabilità a un percorso di assistenza delle famiglie, riconosciamo l'importanza del lavoro di cura del familiare-caregiver, prevedendo un intervento economico per favorire l'autonomia e la permanenza delle persone in difficoltà nel proprio domicilio e contesto familiare» ricorda Saltamartini.
Il centro di riferimento si trova presso l'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: il Centro Clinico Nemo (Neuromuscular Omnicentre) nasce per prendersi cura delle persone affette da patologie neuromuscolari, attivando programmi personalizzati di trattamento e riabilitazione, pensati in funzione di ogni età: con 1.436 prestazioni ambulatoriali e 151 tra ricoveri e Day Hospital, sono 337 i pazienti presi in carico nel primo anno di attività.